Il collega del quale non dovevo preoccuparmi

Un titolo che è già di per se abbastanza esplicativo, un classico.
Si parla della mia ex, che è tale da maggio sì ma a posteriori tutto finalmente è chiaro.
In buona sostanza ho scoperto casualmente che sta con un suo collega, proprio quel collega del quale non mi dovevo preoccupare. E fin qua direte “è ex quindi è libera di stare con altri”, certo, chiaro, solo che lo ha fatto tutto alle mie spalle quando ancora praticamente stavamo insieme.
Faccio chiarezza su un punto importante della storia, lei lavorava e stava al nord, io al sud con l’accordo che a settembre mi sarei trasferito da lei.
La situazione comincia a precipitare ad inizio marzo, lei senza motivo apparente si allontana, io conoscendola bene capisco che qualcosa non va e chiaramente glielo faccio presente (come si era sempre detto di fare tra di noi), come risposta ricevo solo negazione e cazzate come il classico periodo stressante. A ciò si aggiunge la mancanza di chiamate che erano quasi giornaliere, mezze giornate senza farsi sentire, quando esce non mi riempie più di foto dei luoghi come faceva prima ed altri cambiamenti che conoscendola riesco a cogliere facilmente.
Passa un po’ così anche aprile, uno dei primi giorni di questo mese sparisce per oltre mezza giornata fino al pomeriggio alle 4, lì mi parte per la prima volta la brocca seriamente e non le scrivo per un paio di giorni finché non ci sentiamo al telefono e chiariamo, leggasi mi riempie di minchiate (col senno di poi).
È chiaro che qualcosa non va ed io per quanto mi possa fidare non sono del tutto idiota e le chiedo chiaramente e c’è qualcun altro, se prova Interesse per qualcun altro, ovviamente nega ripetendo le solite minchiate del caso.
Nota a margine io le ho sempre detto che nel caso si fosse presentata una situazione simile (ovvero una terza persona) di essere quanto più chiara possibile, di essere diretta e di non mentirmi ed io ovviamente avrei fatto altrettanto, e lei “Sì certo non ti mentirei mai” e invece, come volevasi dimostrare.
Cerco di stringere il più possibile, arriva maggio la situazione non cambia, va sempre tutto bene per lei (solo per lei però) e non c’è nulla.
La goccia che fa traboccare il vaso è un sabato mattina dove sparisce fino al pomeriggio alle 5, mi dice prima che aveva problemi di internet prima e poi che stava dormendo. Io non essendo del tutto idiota sbrocco in maniera definitiva e non mi faccio più sentire di mia spontanea volontà per oltre un mese, e quando lei mi scrive le rispondo a monosillabi.
A luglio le chiedo scusa SOLO per essere sparito in quel modo (pensate che idiota che sono), non avevo alcun altro fine, e lei chiaramente mi fa passare per il cattivo della situazione, quando col senno di poi si era architettata tutto sapendo che prima o poi avrei sbroccato del tutto. Da lì qualche raro messaggio per cercare almeno di mantenere un rapporto di ”amicizia” civile e gli inutili auguri di onomastici e compleanni.
Questo fin quando la giustizia divina, il fatto che le bugie hanno le gambe o quello che volete mi ha fatto il regalo che mi ha consentito di unire tutti i puntini. Chiaramente le ho detto tutto, le ho detto che so e quanto ribrezzo e schifo che mi può fare come persona e che mi può considerare morto. In tutto ciò non parliamo di un’adolescente, ma di una donna di 33 anni.
Sono passate due settimane da allora e ancora sono pieno di rabbia e risentimento miste a schifo e ribrezzo, mi rode un sacco essere stato ed essermi fatto prendere in giro così, a volte ho voglia di prendere il telefono scriverle di nuovo quanto schifo mi fa e riempirla di insulti ma riesco bene a controllarmi anche se la tentazione è forte.
Onestamente spero che la relazione le vada male e che soffra come mai prima, non mi interessa passare per meschino, ma si sa, alla fine sono queste le persone che vanno avanti.

da: Trivante