Fine di un amore

Fine di un VERO amore

Ho girovagato un pò prima di ritrovarmi qui ed ho letto tantissime storie tutte molto simili ma nessuna come la mia. Così ho deciso di raccontarvela, non tanto per sfogarmi, perché non ne ho bisogno, ma per condividerla con chi magari sta soffrendo davvero tanto, inutilmente.

A fine febbraio ho conosciuto una ragazza tramite Instagram, così per gioco, senza alcun doppio fine vista l’immensa distanza che ci separa. Preciso, lei è del mio stesso paese ma da parecchi anni vive altrove per lavoro e fin quando viveva qui praticamente non ci conoscevamo.

Lei è felicissima di vivere lì anche se vede la sua famiglia pochissime volte l’anno. Io non mi faccio illusioni, anzi, cerco di eliminare dalla mia testa ogni pensiero stupido sul nascere. Lei è bellissima e i giorni passano tra una battuta e l’altra. 

Ci scopriamo molto simili, ci piace ridere, ci piace essere leggeri e stupidi ma con quel tocco di profondità che ci sta. Io per la prima volta mi rendo conto che ascolto davvero qualcuno tanto da ricordare, inconsciamente, il suo colore preferito, il suo piatto preferito, i suoi gusti in generale.

Tempo due settimane ci siamo innamorati parecchio, senza neanche esserci visti, allora, appena possibile, circa un mese dopo la conoscenza, prenoto un volo per andare da lei così, dall’oggi al domani. 

Avevo davvero tantissima voglia di vederla, di sentire la sua voce dal vivo, di sentire l’odore della sua pelle, di essere toccato dalle sue mani e una voglia immensa di un suo bacio. I dubbi c’erano, sarebbe potuto accadere che uno dei due potesse non piacere all’altro una volta visti ma così non è stato.

Io che normalmente sono molto sicuro di me, mi sono ritrovato paralizzato in un primo momento, avevo quasi paura di baciarla per primo (o forse volevo solo sentirmi desiderato, e lo sentivo quel dannato desiderio) tanto che dopo poco è lei che mi stampa un dolcissimo bacio sulle labbra. 

Posso affermare con certezza che quello è stato il bacio più voluto, più dolce e più porco che mi sia mai capitato. Al bacio non è potuto mancare il susseguirsi. Emozioni indescrivibili mi riempivano il petto, il cuore batteva forte ogni volta che ricominciavamo. Lei era la donna che avevo sempre desiderato e si, era innamorata di me, ed io lo ero di lei. Pazzamente.

Passiamo tre giorni e due notti meravigliose. Sembravamo due stupidi adolescenti innamorati anche se io ne ho 28 e lei 25. Ma non ci vergognavamo, era l’amore. Quell’amore che ti fa essere stupido, quell’amore che ti fa fare cose stupide. Quell’amore che ti fa sentire il cuore aperto a metà consapevole che può farti vivere a 3000 ma può anche distruggerti.

Arriva il momento di salutarci e le scende qualche lacrima, era dolcissima anche se le duole ammetterlo e a me la cosa piace. Aveva la giusta dolcezza e la giusta stronzaggine per prendermi in tutto e per tutto. IO che ero sempre stato uno stronzo! Fatto sta che lo stronzo in questione non le ha fatto nulla di male se non amarla fin dal primo messaggio. Ero felice!! Felice di come mi sentivo, mi faceva venire voglia di essere una persona migliore. 

Le affido il mio CV e insieme iniziamo a cercare un lavoro per trasferirmi su da lei. Si parlava di vivere insieme, di costruire una vita insieme e credetemi, era dannatamente sincera. Io lo sentivo da come parlava e da cosa scriveva. Un desiderio immenso. 

Non ho mai dubitato del suo sentimento, delle sue parole e delle sue attenzioni.

Circa un paio di settimane fa inizio a sentirla meno vicina, capita una stupidissima discussione. Nata anche un pò dalla mia voglia di vederla incazzata. Ma in fin dei conti stava avendo un atteggiamento che non mi piaceva, mi faceva sentire di peso e non mi andava giù. Non feci lo zerbino ed affrontai la cosa. Discutemmo animatamente quando io il giorno dopo non mi feci vivo. Per lei era stato brutto non sentirmi un giorno intero visto che il telefono era l’unico mezzo che aveva per comunicare con me. Mi sembrò interessante la sua reazione, mi fece capire ancora una volta di tenerci. Ma non finì li. Da quel giorno, per circa una settimana lei non mi disse più una parola dolce. Io ci stavo malissimo ma pensavo fosse solo un mio film mentale. Mi conosco. Ma so anche che una sensazione che provo difficilmente poi si rivela sbagliata.

Esco le palle, affronto il discorso domenica scorsa (pur sapendo a cosa andavo incontro) e lei mi confessa di non provare più un forte sentimento, che la distanza aveva rovinato il tutto e che la paura la stava divorando dentro. Fu come una pugnalata al cuore ma accettai la cosa senza batter ciglio e la salutai dolcemente.

Pensai solo che avrei voluto viverla un po’ di più, avrei voluto portarla al mare, portarla a ballare, fare una vacanza insieme, leccare il sale dalla sua pelle dopo un bagno, avrei voluto presentarla ai miei, avrei voluto conoscere la sua famiglia, avrei tanto voluto andare a quel concerto per il quale avevo preso i biglietti pochi giorni dopo averla conosciuta e avrei voluto stringerla forte tra le mie braccia e darle un ultimo doloroso bacio ma non mi era più possibile, ormai avrei dovuto solo dimenticarla.

Voi direte “è facile uscirne dopo soli due mesi”, certo, non avrò tanti ricordi nella mia testa ma avevo delle aspettative, ho un biglietto aereo tra una sola settimana che devo cancellare e due biglietti per un concerto che dovrò rinominare. Tra le mani non ho altro, ma avrei voluto avere di più per ciò che è stato, ne valeva la pena.

Ammetto che quella notte fu una delle più brutte della mia vita, avevo paura per ciò che mi aspettava. Sapevo benissimo tutto ciò che mi attendeva dal giorno dopo ma ci andai incontro senza tirarmi indietro. Il lunedì mattina appena sveglio realizzai ciò che era successo, avevo dormito si e no tre ore e lei non c’era più per il buongiorno. Mi sentivo mancare la terra sotto i piedi ma andai a lavoro. Fumai tre sigarette dalle 7.00 alle 8. Io che la mattina non fumo mai. Finii di bere il mio latte e caffè alle 11.00. Il mio appetito era completamente sparito.

Ma andai avanti. Il pomeriggio le mandai solo un messaggio per chiederle di non interrompere la ricerca di lavoro e di farmi sapere qualora sentisse qualcosa. Lei rispose molto educatamente ma fredda, ed io non mi aspettavo niente di più. Poi zero!! 

Oggi è una settimana senza sentirla, alcuni momenti mi è mancata come l’aria. Ho praticamente respirato attraverso le sigarette. Un paio di mattine ho vomitato il caffè per l’ansia che avevo di andare a lavoro e stare li dentro ore senza poter uscire e camminare. Ma sono andato avanti e non mi sono mai piegato. Ho eliminato Instagram per non rendermi ridicolo e per non vedere la sua vita che andava avanti inesorabilmente. Per un pò ne farò a meno tanto non mi interessa. Mi sono dedicato a Linkedin perchè questa storia mi ha fatto capire che non sto vivendo la vita che ho sempre immaginato. Che se quando sto male per amore tutto non conta più nulla vuol dire che qualcosa hai sbagliato. 

Questo mi insegna, e vi devi insegnare, che dovete puntare solo su voi stessi! Dovete fare di tutto per vivere la vita che meritate e solo quando sarete appagati dalla vostra vita potrete vivere un amore vero.

Io quella ragazza la amo, so di amarla perché l’ho lasciata andare. Perché non mi interessa farla ingelosire o riprendermela con stupidi mezzucci. La amo di quell’amore puro che può essere solo ricambiato da un altrettanto amore puro. Altrimenti non serve a niente.

Quando ami davvero non hai paura di perderla perché sai che hai dato tutto e non hai sbagliato nulla. Hai aperto il tuo cuore ed ora è così, spezzato, fatto in mille pezzi e ti senti morire ma fidati, accogli il dolore, soffri senza vergogna, mantieni la tua dignità e quell’eleganza che solo tu hai, datti un momento durante la giornata in cui puoi sprofondare nel buio più profondo senza che nessuno ti veda. Ecco, questo è il mio momento.

Se fumi, fatti qualche sigaretta in più durante il giorno ma non cercarla!! Non ha senso convincere qualcuno ad amarti. Renderebbe infelice lei ma ancora di più te. Mantieni sempre la testa alta e la schiena dritta, qualsiasi cosa accada vai avanti orgoglioso dei passi che hai fatto fin qui. 

Vuoi ascoltare canzoni tristi? Fallo! Vuoi vedere film strappalacrime? Fallo!  Stenditi sul letto e lascia che il dolore ti pervada. Vedrai che dopo poco, dentro di te, potrai sentire la felicità che nasce. Ti sembra impossibile ma sono le 23.31 ed io sto bene. 

Conosco bene il processo di rimozione, è un processo lungo, doloroso e costoso fatto di sigarette, solitudine, lettura e viaggi. Si, mi manca da morire ma non ho voglia di cercarla. La amo, ma non voglio averla senza l’amore che solo lei sapeva darmi. 

Lasciati attraversare dal dolore più profondo, non cacciare la tristezza. Accoglila come accogli la felicità, ne hai il diritto. E quel senso di morte che ti pervade è benefico, perché sta morendo una storia, una parte di te. Lasciala morire questa storia, e accogli il nuovo che arriva. Dopo aver superato la tempesta vedrai che la gente ti guarderà con occhi diversi, sarai diverso da chi non ha mai dovuto affrontare un dolore così. Usa questo momento per migliorarti, per crescere. Non sprecarlo!! E presto diventerai una persona più interessante e più attraente. Solo così, nel caso, lei potrà tornare. Solo quando la guarderai negli occhi e non ti farà più male potrai riaverla, se lo vorrai e se ne varrà la pena. Comportatevi da uomini!! Non da ragazzini!!

da: Aaron

20 Commenti

  1. Purtroppo anche io sono molto triste, amavo un ragazzo da 2 anni ma mi ha lasciata, la cosa più brutta è che lo ha fatto con un messaggio WhatsApp e dando tutte le colpe a me è basta, quando io ero sempre disponibile con la sua famiglia, ho sopportato anche troppo sua sorella e la cosa più deplorevole secondo me è che l’anno scorso a fine agosto aveva voluto anche conoscere mia mamma è mio fratello e mia cognata, tutti a pranzo in un posto bellissimo, io mi dicevo “finalmente ho trovato la persona giusta “,ma nn è stato così, sono davvero distrutta e cerco di andare avanti… Mi auguro che questo momento terribile un giorno sia solo un brutto ricordo, ora mi sento una stupida cretina che si era illusa e deve fare i conti con la sua stupidità..

    • Non è affatto stupidità, è normale starci male ed è normale sentirsi stupidi. Questo è l’amore! Che posso dirti?
      L’amore ci fa fare cose stupide ma ci rende vivi, anche nei momenti più bui, quando, tutto ci sembra meglio di questa vita amara.
      Ma si va avanti, e si troverà un altro amore senza alcun dubbio. Buona fortuna Lucia

      • Grazie mille, io ho fatto davvero il possibile, ma evidentemente nn si poteva più andare avanti.. Lui poi purtroppo era molto succube di sua madre, una donna abituata ad avere sempre ragione e che voleva tutte le attenzioni per lei, lui nn ha mai neanche pensato che proprio sua mamma ha creato i maggiori problemi, per nn parlare di sua sorella che mi ha imposto una marea di volte.. Ma ora devo andare avanti, nn sono brutta né stupida e mi auguro di poter amare di nuovo qualcuno.

      • Grazie Aaron, a distanza di tempo mi e utile leggere la tua storia, mi da speranza e spero di farcela. Sto vivendo il periodo peggiore della mia vita sono stato lasciato dopo quattro anni. Anche se lei mi aveva avertito che sarebbe successo se non avrei fatto alcuni passi importanti nei suoi confronti. Devo provare con tutto me stesso a guardare avanti.

      • Nessun “passo importante” deve essere imposto in amore. Ognuno deve sentirsi libero di fare ciò che sente davvero nell’anima. Questo significa una sola cosa, la storia era destinata a terminare ed anche se non lo ammetti, nel tuo subconscio, lo volevi anche tu; è per questo che non sentivi di fare quel tanto (da lei) desiderato passo importante. Che poi tanto desiderato neanche lo era se è stata la causa di questa rottura.
        Fidati, leggi e rileggi la mia storia e vedrai che diventerà il tuo miglior amico, il miglior periodo della tua vita.
        Tante buone cose.
        Aaron.

      • Ho conosciuto un altro ragazzo.. Ora si vedrà. Sono felice di nn aver più nulla da dire al mio ex, che invece nn si è fatto scrupoli di addossarmi colpe inesistenti e trattarmi come uno straccio, ma la vita va avanti e chi ha fatto il male prima o poi paga.

    • Guarda, sto vivendo lo stesso momento, da tre giorni ho preso una bella tranvats e la penso come te. Non mangio, dormo tre ore a notte, mi ritrovo con le lacrime che mi rotolano sul viso mentre faccio le cose, ma ho capito che devo ripartire da ME. Come dici tu, accolgo il dolore, non lo cercherò mai, e passerà.

      • Ti ha mollata da 3 giorni? Comunque ti capisco benissimo, io lo scorso anno avevo ricevuto un anello di fidanzamento a pasqua e ai primi di maggio mi ha chiesto pausa e dopo un mese di silenzio mi ha scritto a giugno per dirmi che nn voleva più stare con me.. L’unico messaggio ricevuto a metà maggio era stato per dirmi che nn voleva sentirmi più e che avrebbe deciso lui.. Dopo un anno mi rendo conto che sono stata una vera cretina a lasciarlo fare, avrei dovuto mandarlo subito al diavolo, ma è stata una cosa talmente rapida, improvvisa e imprevista che mai avrei immaginato finisse così. Un abbraccio, vedrai che passerà. È brutto ma certe cose meglio capitino prima che dopo.

  2. Ciao Aaron, leggo la tua storia a distanza di tempo, mi ha dato speranza. Sto attraversando un momento molto simile, una storia breve ma cosi intensa da farmi mancare il fiato, finita perchè la vita ci ha allontanati e ora a 28 anni mi trovo a soffrire in un modo mai provato prima, mi sembra letteralmente che la terra mi manchi da sotto i piedi, nulla ha più senso e sapore senza di lui. Ma vedere le tue parole mi ha ridato speranza, ora è troppo presto per avere la forza che hai tu sono passati solo pochi giorni dall’ allontanamento e ancora non riesco a non scrivergli o non chiamarlo per sapere come sta e in quale parte del mondo si trova, ma leggendo i tuoi commenti sto trovando un po di forza. C’è qualche consiglio pratico che ti è stato particolarmente utile? Grazie della bellissima testimonianza

    • Ciao Arianna, ho visto che stai scrivendo parecchi commenti sul sito, fai bene. Sfogati completamente. Cerca di toccare il fondo senza vergognartene. Siamo umani, siamo fatti di emozioni, e quelle negative sono importanti e vanno vissute tanto quanto quelle positive. Tutto ciò che ci accade, ci serve. Consigli pratici?

      1) Taglia i ponti!! Non cercarlo per nessun motivo al mondo. Cancella il numero, eliminalo da ogni social. Non ci sono scuse, devi fare in modo di non poterlo contattare neanche per qualcosa di urgente anche perchè si sa, quando due si lasciano non c’è più nulla di davvero urgente che l’altro ci possa sistemare. Questo è il primo consiglio che ti voglio dare perchè è il più importante.

      2) Concediti del tempo per star male, piangere e fare quello che cazzo ti pare (tranne cercarlo -.-). Io per una settimana ho fumato un sacco, ho bevuto un sacco e, a parte il lavoro, non ho fatto altro che guardare serie tv e film. Lo so, ho fatto schifo ma erano le uniche cose che mi facevano star bene.

      3) Una volta passata non so, una settimana? Vestiti con gli abiti che ti piacciono di più ed esci. Anche da sola se ti opprime l’idea di vedere gente. Oppure chiama un’amico/a stretta e vai a mangiare fuori.

      Non ci sono regole, siamo soli, ora più che mai, è il momento di fare solo ed esclusivamente ciò che ci piace e ci fa star bene.
      Scrivimi quando vuoi. Sono qui.

      • Ciao Aaron, grazie della risposta. per ora sono al punto 2 e sto ancora metabolizzando. mi conforta sapere che anche altre persona hanno fatto cio che sto facendo io mi rivedo proprio nella tua descrizione.
        Grazie dei consigli piu tecnici, ora davvero non vedo l’ora di tagliare i ponti per sentirmi meglio (purtroppo dovrà passare a casa mia a riprendersi la valigia) ma dopo so che sicuramente taglierò ogni ponte. sono fiduciosa su cio che hai detto “Tutto ciò che ci accade, ci serve” ne uscirò come una persona nuova. Grazie del conforto.

      • Sono contento che la mia storia stia servendo a qualcuno. Perchè la valigia non gliela fai recapitare da qualcuno? O la spedisci? O gliela porti di persona? Spesso tendiamo ad aggrapparci a queste piccole scuse per non lasciare andare definitivamente qualcosa ma sono solo vane sperante.
        Tagliare ogni singolo contatto è l’unica via giusta, purtroppo.
        Preciso, non vuol dire un “non parlarsi mai più”. Ma darsi il tempo per guarire, il dolore dell’abbandono provoca la sensazione di un vero e proprio dolore fisico; come nel lutto. È per questo che bisogna mettere in atto un processo di guarigione, una convalescenza, non uguale per tutti ma “occhio non vede, cuore non duole”, i detti non sbagliano mai.
        Prendi in mano la situazione e chiudi i contatti quanto prima. Ti do tempo una settimana e ricomincerai a fiorire.
        Sta arrivando la primavera, vuoi fartela rovinare?
        La vita è tua, sii forte!

  3. La leggo a distanza di mesi da quando è stata scritta, ma è una testimonianza bellissima Aaron! Testimonianza che dà speranza a tutti! Non posso fare a meno di mandarti un abbraccio e farti un grosso in bocca al lupo!

    • La vita va avanti e fidati, se stai soffrendo in questo momento cerca di goderti a pieno il periodo, ti insegna tanto. È con quella consapevolezza che la vita diventerà più interessante domani. Scendete giù nell’abisso, ne salirete indistruttibili ❤️
      Aaron

  4. Ciao Aaron, la tua storia mi ha colpito molto e mi ha dato il coraggio di pubblicare la mia che è stata inserita oggi (20/05) qua sul sito. Mi viene così di getto da chiederti come stai passati otto giorni dalla pubblicazione di questa storia…

    • Ciao Carlos, mi fa davvero molto piacere sapere che la mia storia ti sia stata d’aiuto, appena dopo averti risposto andrò a cercare la tua, sono molto curioso di conoscerla.
      Ad essere sinceri, dalla pubblicazione sono passati otto giorni ma, dalla fine della storia, credo siamo passate tre settimane. Nella prima settimana mi sono praticamente astenuto dalla vita ed è normalissimo, anzi consigliatissimo, bisogna darsi qualche giorno di profonda tristezza, non bisogna fuggire. Io ho preferito restarmene più tempo possibile in solitudine per far si che i miei pensieri confluissero liberamente. Certo, la quotidianità va portata avanti, il lavoro, la famiglia, lo studio, ma nel tempo libero mi nascondevo da qualche parte e fissavo il vuoto fumando. Poi ho ripreso a leggere, cosa che amo fare. Concentratevi su ciò che vi piace fare e fatelo ogni volta che potete!!
      Nel frattempo ho continuato ad affinare sempre di più la ricerca della mia vita ideale, la vita che ho sempre voluto fare ma che non avevo mai definito veramente.
      Sempre nel frattempo, avendo cominciato a studiare inglese, mi sto rendendo conto che ci sto riuscendo, a lezione riesco tranquillamente ad esprimermi e fare discorsi col mio insegnante madre lingua, e questo mi da una carica pazzesca.
      Ho ricominciato ad allenarmi, anche se la voglia mancava ma visto il mio calo di peso, tanto valeva sfruttare il momento no?
      Tutto questo per arrivare a qui, oggi sto bene.
      E se segui i mie consigli, tra non molto, starai bene anche tu. Ne sono sicuro.
      Certo, i momenti di sconforto ogni tanto li ho, ma scelgo io di averli.
      A volte mi manca ancora, ma non è più un dolore lacerante, piuttosto una malinconia, ed io amo le mie malinconie.
      Sono molto orgoglioso di come mi sono comportato, non ho messo mai da parte la mia dignità pur sapendo a cosa sarei andato incontro.
      Questo, ti rende solo più forte!! Non dimenticartelo

      • Grazie della lunga ed interessante risposta.
        Hai toccato punti importanti che sono comuni anche a me.
        Anche io ho passato una settimana come se stessi in un universo parallelo, fatto di dolore, lunghe passeggiate senza meta, solitudine voluta e persone evitate, anche perché dalla mia faccia si capisce tutto quando c’è qualcosa che non va.
        Mi sono reso conto che non sto vivendo la vita che vorrei, sto cercando di intraprendere un nuovo percorso lavorativo molto impegnativo e questa storia mi ha rallentato se non proprio fermato e non me lo posso permettere.
        Ieri sono riuscito anche io ad allenarmi, nonostante abbia fatto più fatica del solito.
        Passati 8 giorni sto un po’ meglio. I momenti di sconforto durante la giornata li ho anche io, la mattina mi sveglio ancora con una sorta di peso sullo stomaco e stanotte l’ho sognata di nuovo.
        Confido che il tempo faccia il suo dovere, ma intanto mi vivo il momento di dolore come l’ennesima lezione di vita che un uomo riceve durante la sua esistenza.

      • La mattina capita anche a me, è fisiologico, svegliarci dal sonno è come venir catapultati nella realtà, e se la tua realtà non è vicina al tuo “sogno” fa male. Ma fai qualche bel respiro e poi alzati e vai avanti senza fermarti, io stamattina, già alle 8.20 ero pieno di vita, sarà che si avvicina il weekend, sarà che avevo voglia di allenarmi anche stasera o che oggi pranzo fuori con degli amici ma il sorriso in faccia mentre fumavo la mia prima sigaretta del giorno.
        Riparti dalle piccole cose e goditi il più possibile i momenti tristi, quando non ci saranno più, e fidati che non ci saranno più, quasi ti mancheranno perché sono questi i momenti che ti fanno fare le esperienze più belle. Quelle che capitano quando non ti frega niente, ma capitano e te le godi.
        E per quanto riguarda i sogni, non dargli peso, spesso significano tutt’altro di ciò che pensi.
        Concentrati piuttosto a realizzare i tuoi veri sogni!!

  5. Ciao Aaron, ti capisco perfettamente. Anche io ho una relazione a distanza, già è dura così e con il covid è più complicato, purtroppo non è affatto facile. Anche noi viviamo lontani e sai quante volte ho detto basta, è finita, volevo chiudere definitivamente.
    Ero arrivata all’estremo, disperata piangevo tutti i giorni però anche se è dura non mi arrendo perché lo amo e non ho nessuna intenzione di perderlo. Lo conosciuto su una chat per incontri e da li è iniziato tutto, quello che posso dirti anche se è difficile fatti coraggio cerca di andare avanti vedrai che la vita ti sorriderà di nuovo e ti auguro di ritrovare presto la felicità buona fortuna

    • Certo, è stata una settimana dura ma mi ha insegnato tanto. Ho scritto proprio per questo, per aiutare chi si sente perso per la fine di una storia quando in realtà è “solo” un’occasione per crescere. Grazie comunque Giovanna

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