Trattato come un giocattolo

Ci siamo conosciuti tre anni, e il giorno stesso siamo usciti insieme. Tre giorni dopo usciamo di nuovo, ci baciamo, finiamo a letto…da quel momento fra di noi è stato tutto fantastico. E quando dico tutto, intendo tutto! Io la considero ancora oggi (nonostante la delusione, la frustrazione e la rabbia) la ragazza più bella intelligente che abbia mai conosciuto, lei ha sempre parlato di me come quello “perfetto”: il più buono,  il più bello, il più intelligente. Stavamo benissimo insieme, eravamo l’esempio per tutti i nostri amici. Sempre insieme ma ciascuno con i suoi spazi, senza soffocarci, limitarci o controllarci a vicenda. Amici condivisi, viaggi, rispetto, fiducia, una coppia matura e affiatata. Poi non so cos’è successo, forse il fatto che lei abbia iniziato a lavorare e fare i conti con la realtà (affitto, bollette, routine, tempo limitato). Negli ultimi mesi (dall’inizio del lavoro, appunto) sembrava preoccupata, con poca autostima, stressata, diceva di voler cambiare lavoro e di non sentirsi stimolata. Io le sono stato vicino, e fra di noi andava tutto bene (non mancava il sesso, non c’erano litigi, il periodo per lei non era ottimale ma lo stavamo affrontando insieme come sempre)…poi un giorno mi lascia dicendomi che non prova più quello che provava prima e aveva bisogno di stare da sola. Non sapeva darmi altre spiegazioni…

Dopo diversi giorni di silenzio la “obbligo” a dirmi tutto e mi confessa che da molto tempo (8-9 mesi circa) si è accorta che non provava più gli stessi sentimenti (senza mai affrontare la cosa con il sottoscritto però), ma soprattutto che da alcuni mesi è attratta dal suo collega brutto (ma brutto davvero!), molto più grande, vedovo da un anno e dei figli piccoli da crescere. E no, non ha un conto in banca invidiabile. Collega che nel frattempo, nei giorni in cui non ci siamo sentiti, si era già portato a letto senza troppe difficoltà (ovviamente, dato che lei è una bellissima ragazza e lui uno che la letteralmente vinto alla lotteria).

Tutto finito, in pochi minuti. Mi ha cancellato dalla sua vita, mi ha ripudiato come se fossi sterco, mi ha fatto sentire brutto, stupido, privo di valore. Ci siamo dati tutto per anni e poi mi ha impallinato alle spalle in questo modo, senza che ci fosse neppure una crisi o un litigio fra di noi. Senza che ci fosse neppure un segnale di disagio nei miei confronti. Eravamo appena stati in viaggio, lei aveva già deciso prima di partire ma ha fatto finta di niente per non rovinare tutto. Ho l’idea che volesse risollevare la sua autostima (crollata chissà per quale motivo) seducendo un uomo facilmente seducibile (ci sarebbe riuscita anche mia nonna), privo di carattere, facilmente condizionabile. Forse penserete che sto solo parlando male di lui perchè sono arrabbiato, ma non è così. Ho avuto il “piacere” di conoscere la persona in questione in passato e di parlarci, posso garantirvi che non è l’uomo maturo e affascinante ma solo una persona che ha sofferto e per questo, credo, sia molto vulnerabile alle avances di una ragazza giovane e bella.

Adesso la storia fra loro va avanti in qualche modo, anche se ufficialmente “non stanno insieme” e lei “non sa se lo ama”. Tempo fa è venuta a chiedermi scusa piangendo non per ciò che ha fatto (è convinta delle sue scelte) ma per avermi trattato in questo modo. Sostiene di averlo fatto per non farmi soffrire inutilmente e perchè consigliata così da “tutti” (non ho idea chi siano questi “tutti”, dato che nessuno si aspettava una simile rottura fra di noi). Ha anche detto che io sono ancora un punto di riferimento per lei, che sa quanto valgo. Mi sento preso in giro. Mi ha fatto pena, perchè per mesi ha ostentato al mondo intero di essere felice dopo avermi lasciato, ma poi mi ha confessato di soffrire ogni giorno. Non riconosco più la persona che amavo e per la quale avrei ucciso, con la quale ho condiviso tre anni bellissimi e che un mese prima di lasciarmi aveva detto di volersi spostare in un altra città insieme a me. Mi fa pena pensare ad una ragazza così bella e giovane che va a letto con la versione brutta di suo zio. Ma ovviamente non è l’età anagrafica o l’aspetto estetico il problema, quanto il fatto che io e lei avevamo la vita d’avanti e stavamo costruendo un avvenire insieme (come è normale che accada alla nostra età) e invece lei ha preferito un uomo del genere, con dei figli e che ha attraversato e sta attraversando ben altre fasi della sua vita.

A lei ho detto che mi fa pena, e per questo la perdono. Ho capito che non riesce a stare da sola, ha bisogno di costante approvazione da parte del partner e se ne “nutre” finché non si annoia e cerca altro. Ho capito che non voleva farmi del male, ma è stata crudele e spietata perché nella sua testa non c’era altra soluzione … semplicemente la sua struttura mentale è così e non può farci nulla per ora. Infatti parlando con uno psicologo ho scoperto che lei ha probabilmente qualche problema da affrontare e risolvere, è una persona immatura, repressa e scompensata. Forse c’è del narcisismo in lei (il ché spiegherebbe il pessimo rapporto con la famiglia e le sue scelte in termini relazionali).

Io ho attraversato una forte depressione, dalla quale per fortuna sono uscito e ora provo molta rabbia verso chi mi aveva promesso di restare al mio fianco e che invece mi ha buttato via come un sacco dell’immondizia da un giorno all’altro. Se lei, a cui ho dato tutto, ha potuto farmi questo allora chiunque altro potrà farmi anche di peggio. Da mesi ormai non mi sento più al sicuro, il dolore sta andando via (o per meglio dire, cambia forma) e mi resta solo tanta amarezza…a volte per la rabbia le auguro di soffrire e star male, e mi sento anche in colpa perché non avrei mai pensato di parlare in questi termini di lei. Proprio lei che era il mio angolo di paradiso, il mio tesoro da proteggere ad ogni costo (e non lo dico con senso di possesso, se lo avessi avuto mi sarei accorto molto prima del suo flirt con il collega). Sembra una cazzata, ma avrei preferito essere tradito: avrei avuto un motivo per giustificare la rottura e avrei potuto comprendere una sbandata. Invece no, a neanche trent’anni sono stato scartato per un ferro vecchio e quella che sembrava una storia destinata a durare pochissimo sta andando avanti da mesi. Non solo non contavo più nulla da mesi per lei, ma sono anche diventato sostituibile con un surrogato scadente.

Gli amici, anche i suoi, sono rimasti tutti sorpresi…nessuno si aspettava una fine del genere. Neppure i suoi genitori, che ovviamente non sanno dell’esistenza del nuovo “ragazzo” della figlia. In molti pensano che lei voglia apparire, dominare, spiccare sull’altro. Nulla che potesse fare con me, perchè il nostro era un rapporto estremamente equilibrato. Io sto cercando di andare avanti, ma non è facile…mi sembra di aver assistito al suicidio di una storia pulsante di passione e di non aver potuto far nulla. Niente mi sembra più come prima, tutto è molto meno interessante. Ho frequentato altre donne, in particolare una di loro mi ha aiutato molto e le sarò per sempre grato, ma non sono più attratto da nessuna. Tutte perdono il confronto con la mia ex, anche se sono sempre stato consapevole dei suoi difetti e lo sono ancor più adesso. Mi manca da morire, anche se ormai è passato del tempo e sono andato avanti, sono preoccupato per lei e per le sue scelte dissennate, e vorrei ancora riabbracciarla e dirle che la amo come facevo prima.

da: Lemure

9 Commenti

  1. nn è una persona da rimpiangere, si è comportata da vera svergognata, e mi meraviglio di tutto questo tuo sottolineare in continuazione la sua bellezza estetica, cosa te ne fai di una donna bellissima che poi all’atto pratico ti butta come dei collant smagliati? Un po’ di dignità, eh! Ed è inutile ripetere che lui è vecchio, brutto e nn milionario, in fin dei conti è stata la tua ex a prendere l’iniziativa, che lui logicamente nn ha rifiutato. Mettici una pietra sopra, e inoltre dubito che altre nn reggano il confronto con lei, se nn altro anche se nn belle come dee, saranno più corrette e meno sempre a caccia di uomini stupidi con cui gonfiare il proprio ego da prime donne!

  2. Che poi questa sera li ho incontrati. Ho cercato di fare il bravo ma alla fine non ho resistito e sono andato da lui, siamo quasi arrivati alle mani. Lo so che non si fa, che non ha senso e non serve a nulla, ma dopo mesi di rabbia repressa non ce l’ho fatta a resistere. In realtà è lei che andrebbe presa a schiaffi, ma su una donna davvero non mi permetterei mai.

    Fatto sta che dopo mi ha parlato ancora (lei). Mi ha raccontato della volta in cui mi disse che le cose fra me e lei non le andavano più bene. C’è solo un problema: questa cosa non è mai accaduta, mai.
    Se ancora avevo dei dubbi sulla storia del narcisismo, lei li ha definitivamente fugati… Inventare ricordi così da manipolare la memoria altrui è tipico dei narcisisti e in psicologia si chiama gaslighting. Avendo studiato l’argomento ero pronto anche a questo, ma speravo di sbagliarmi perché era l’unica caratteristica narcisista che ancora non aveva manifestato. Ora è successo e mi si è gelato il sangue nelle vene.

  3. Io sapevo che non era il periodo più felice della sua vita. Lo vedevo che era preoccupata da qualcosa, la ascoltavo quando si lamentava del lavoro. Ma poi fra di noi erano baci, carezze, sesso…fino all’ultimo giorno. E’ vero, mi aveva chiesto di fare un’uscita che le ricordasse il nostro primo appuntamento, ma questo non è un campanello d’allarme se la richiesta avviene con il sorriso, come si propone di andare al cinema insieme o di uscire con questo o quell’amico/a. E poi questa richiesta è avvenuta quando ormai era tardi, la barca era bella che andata senza che io ne sapessi nulla. Stava solo cercando di ingannare ancora se stessa e me…ora capisco il perché di un abbraccio “insolito” (a testa bassa, come a nascondere la vergogna), anche quello avvenuto ormai troppo tardi.

    Quando ho raccontato queste cose alla psicologa (mi ha aiutato davvero tanto) ha avanzato l’ipotesi di una forma di narcisismo, certamente non patologica ma non per questo meno distruttiva. A titolo d’esempio, i comportamenti che confermerebbero (meglio usare il condizionale…) questa ipotesi sono davvero tanti: l’ODIO che lei manifestava nei confronti della madre (ferite affettive infantili con la figura materna), il suo apparire semplice e composta, ma anche un po’ snob, l’ipersensibilità alle critiche, l’invidia “innata” verso alcune persone in particolare, il fatto che mi abbia scartato improvvisamente per passare subito ad un altro, già pronto da tempo, senza tuttavia tradirmi (tipico dei narcisisti covert, che spesso infatti sono donne e a differenza dei narcisisti “overt” sembrano più introversi e affettuosi e per questo è molto più difficile riconoscerli). Infine quando un narcisista perde la propria gonfiata autostima (e lei questo lo ha dimostrato abbondantemente), tende a risollevarla in vari modi fra i quali quello di sedurre (o lasciarsi sedurre) da partner molto più grandi o molto più giovani, spesso con la presenza di antagonisti (moglie/marito/figli).

    La maschera del narcisista è il “falso sé” che hanno costruito da bambini e da adolescenti per proteggere il loro “vero sé” dai traumi affettivi e fisici legati alle figure di riferimento, prima di tutto la madre. I covert in particolare tendono a mostrarsi persone fantastiche, che in passato hanno sofferto ma hanno vinto, formano un legame affettivo e sessuale fortissimo e fanno credere di essere la persona giusta nella vita del loro partner, finché non se ne annoiano, cercano un nuovo stimolo e quando lo hanno trovato scartano e abbandonano. Io non so se queste sono solo coincidenze o se lei è veramente così, fatto sta che lei ha dimostrato la tipica assenza di empatia e l’egoismo dei narcisisti, con le medesime dinamiche e fattori causali.

    Le richieste di attenzione, le preoccupazioni, il calo della libido (mi ha detto che non riusciva a fare l’amore con me nell’ultimo periodo, eppure ne abbiamo fatto parecchio…quindi ha finto BENISSIMO di volerlo), le arrabbiature improvvise e subito rientrate per futili motivi (ad esempio una volta, sempre nell’ultimo periodo, si arrabbiò perché starnutii mentre parlava, ma prima che potessi chiederle il perché si scusò e mi diede un bacio) sono tutte manifestazioni delle crepe che si stanno aprendo nel loro “falso sé” e che presto lo faranno crollare. Ovviamente tutto questo l’ho scoperto solo dopo…

    Narcisisti o no, persone che rompono improvvisamente una relazione longeva e (apparentemente) felice rispondono tutti ad un particolare profilo psicologico, l’ho scoperto leggendo il libro del prof. Secci di cui ho accennato nel precedente commento (in cui si parla proprio di narcisismo “covert”). Nulla è casuale nella loro storia e nel loro comportamento. Sono persone “destinate” ad avere un gran numero di relazioni, tutte scadenti (e anche in questo la mia ex si attiene al copione).

    Dico tutto questo non per assolvermi da eventuali responsabilità. Ho DESIDERATO a lungo di essere io la causa della rottura, avrei dato tutto pur di avere un motivo per sbattere la testa contro un muro. Ma questo motivo non l’ho trovato, e lei stessa ha continuato a dirmi che io non avevo fatto nulla…poi ho letto Secci ed il motivo l’ho trovato, purtroppo o per fortuna.

    Sul fatto che dire di aver “lasciato il ragazzo perfetto” sia un comportamento da quindicenni non c’è dubbio, ma anche in questo caso bisogna ricordare che i narcisisti sono soggetti “congelati” ad una fase infantile/adolescenziale della loro crescita, con un’idea infantile e distorta (quando non patologica e perversa) dell’amore e delle relazioni.

    Forse mi manca qualcuno che in realtà non è mai esistito, e forse è stata una “fortuna” perderla adesso. In ogni caso il mio dolore non è dovuto tanto alla rottura in sé, quanto alle modalità con le quali è avvenuta.

    • Interessante introspezione. (Moh mi procuro questo libro che son curioso).
      “””Forse mi manca qualcuno che in realtà non è mai esistito, e forse è stata una “fortuna” perderla adesso. In ogni caso il mio dolore non è dovuto tanto alla rottura in sé, quanto alle modalità con le quali è avvenuta.”””
      Purtroppo credo sia proprio andata cosi’. Capire i perche’ e per come non rimuovono totalmente il dolore MA aiutano PARECCHIO. A mio avviso son fondamentali per almeno evitare gli stessi errori.
      Poi sara’ normale farne degli altri eh, ‘coggiuda. LOL
      Essere capaci di star da soli aiuta a centrarsi e ad essere piu’ obiettivi.
      E’ anche verissimo “meglio adesso che poi” , immagina con tre figli a carico , mutuo , ecc ecc. perche’ magari ha preso una storta per come imbusta i limoni il fruttivendolo dell’Esselunga.
      Quello che hai vissuto mi e’ capitato piu’ d’una volta . Fin quando poi ho scoperto Maccio Capatonda. “””Mobbasta veramente pero’ “”” 😉
      https://www.youtube.com/watch?v=nLIDXHprIGQ

      • Leggilo perché è interessantissimo… Mi ha salvato dalla pazzia. Ho subito una violenza psicologica e quel libro mi ha permesso di elaborare il trauma e vedere le cose per quello che sono davvero.

        Non mi piace fare la vittima, ma mi piace ancor meno non ammettere la realtà dei fatti.

        Continuo comunque a non accettare che avessimo un problema, e che lei non ne abbia parlato. Non mi sarei certo risparmiato…

  4. Spero di non risultare eccessivamente arrogante. Ci sara’ sicuramente un pensiero, una nota, un qualcosa che invalidera’ i miei ragionamenti. Prendili anche solo come spunti, un po’ come fossero dei tools utili all’occorrenza.

    1) Sull’espressione “non ci sono certezze” si va facile , e’ un estremo e non si puo’ avere alcun tipo di predizione , e’ quasi paralizzante. Invece all’espressione “non ci sono garanzie” , benche’ semanticamente non differisca poi molto dall’altra, decidiamo di dare piu’ fiducia. Come se in qualche modo si sia legittimati a restringere la rosa di possibilita’ degli eventi ad una presa di rischio accettabile e addirittura controllabile. (della serie “ma si’ ci puo’ stare”).
    All’atto pratico dobbiamo cedere alla tacita promessa di decenza. Cit Rado “questo e’ prendere o lasciare”.
    Insomma una storia e’ sempre una specie di salto ad occhi chiusi per quanto ci si sforzi di tenerli aperti.
    In questo senso e’ MOLTO difficile individuare i segnali di cedimento, siamo FIDUCIOSI. Il setaccio ha una grana molto rada, facciamo passare un po’ tutto. Siamo anche rincoglioniti dai nostri bisogni e godimenti. Semmai anche dalla routine e dalla “normalita’”. Rendersi conto di quello che stiamo facendo passa in secondo piano. I segnali li mandano , eccome se li mandano !!… siamo noi a non saperli/volerli leggere. Del resto ci vorrebbero dei testicoli mica da ridere per intervenire sul momento o in tempi brevi.
    ex: cit J.J.Bad 28 Agosto 2018 ““ho lasciato il mio ex che era una persona meravigliosa…” io non la vorrei proprio una così.”
    Come fai a “giudicare” frettolosamente un’intera personalita’ da una frase del genere? Sei costretto a prenderti dei rischi se decidi di ignorare l’ “avviso” che ti e’ arrivato. Probabilmente il desiderio di pucciare il biscottino e farsi trasportare dalla paSSione e’ troppo forte. Finiamo pure per dimenticarcele certe frasi. Poi pero’ tornano a presentare il conto. Ora… non so lei cosa possa averti detto. Ma visto che senza una “buona” materia di fondo , metamorfosi del genere (di lei) , sono rare , probabilmente qualcosina che hai ignorato te l’avra’ anche detto .

    2)viviamo , un po’ tutti quanti, nel costante raffronto con l’immagine di noi stessi che proiettiamo nella societa’.
    E’ vero che a seconda della circostanza si debba modulare il rispetto (come “spettare prima”) , ma da li a scollare chi siamo da quello che sembriamo , dovrebbe passarci parecchio ed invece accede troppo spesso.
    Viviamo nella (cit. J.J.Bad) ” bomba commerciale”. Come influenza le nostre scelte sentimentali dunque? Siamo cosi’ fortunati da incontrare chi fa coincidere quello che e’ con quello che sembra?
    Vabbe’ mi sbilancio. L’hai sovrastimata. Aveva una gran bella maschera. Azzeccare un ragionamento, sembrare cool, aver incamerato parecchie nozioni (a livello accademico) ecc ecc non sono elementi “necessari e sufficienti” a decretare alcun tipo di spessore (e lo hai scritto anche tu). Conosco ingegneri che sono dei DEFICIENTI INTEGRALI. Li per li , il discorso sul ponte di Paderno te lo sanno fare bene. Oppure potrei citarti di un fisico nucleare che ha lavorato e partecipato alla realizzazione di un acceleratore di particelle al plasma applicato alle spettrografie (uso il passato perche’ ora non so nemmeno se sia vivo) che a sentirlo parlare di certi altri argomenti mi veniva voglia di spaccargli il cranio con un martello. Si sprecano davvero i casi di illustri MASCHERE che celano una discreta monnezza. Dovresti fare le tue considerazioni scevro dai tuoi bisogni e desideri. Ma ora sei ancora in fase “tossico-dipendenza” , sindrome dell’abbandono ecc ecc. L’e’ dura ! (come dicono in Toscana).
    Poi… gli amici…

    3) Ci sta che lei abbia riconosciuto in te la sicurezza familiare con tutto quello che ne comporta. Ma questo , in teoria, non dovrebbe aver condizionato il resto di lei fino a farla diventare quello che e’ stata.(anche perche’ in questo caso ha un valore positivo).
    Cit. “”J.J Bad 28 Agosto 2018 . Adesso mi fucilano. Ragazze non c’è cosa pIu degradante è scontata di sentirvi parlare del vostro ex come di un ragazzo meraviglioso ma che avete dovuto lasciare.
    Ora, potrei capire se chi dice questa frase ha 15 anni. Ma dopo una certa età questa frase NON SI PUÒ SENTIRE.
    Perché trasmette soltanto ipocrisia.””
    Fino ad ora sta fanciulla non mi farebbe gridare al miracolo di “persona” , eh…

    4)”lei stessa fu abbandonata dal suo ex con modalità analoghe un anno prima di incontrare me e la cosa la segnò molto profondamente” . Mmm…ma quanta empatia vedo…ha imparato molto dal vissuto. Cosa dicevi dell’intelligenza scusa?
    L’assuefazione passa … per fortuna, starai meglio.

    5)Spero di non essere offensivo , ma hai mai sentito il detto “non mollano mai un ramo se non ne hanno preso un altro”? Assodato che non sara’ l’uomo della sua vita , ovviamente , non ti suona , tutto questo che ha combinato, come un pretesto per i suoi squilibrati egoismi?

    6)Ok hai sperimentato la “scuffia” ed ora lo sai piu’ che mai.
    Al costo di sembrare davvero cinico , quando dici :”Io ora mi trovo a dover “riprogrammare” tutte le nostre esperienze insieme perché se è vero che mi sento come ingannato per molto tempo, è altrettanto vero che non so quanto quest’inganno sia durato.” , forse inizierai , anche tu, a valutare certe esperienze come “paradigmi relazionali”. Sembra un’espressione banale alla quale molti sbuffano, ma in fondo quando frequenti amorosamente una persona cosa ti aspetti di poterci fare assieme? (e’ meno banale di quel che si possa pensare invece)
    Poi, sta roba fa da cartina tornasole : “” Qui mi tornano in mente le parole di sua sorella, che dopo il fattaccio ebbe la premura di dirmi che lei in fondo è sempre stata così, che il suo modo di fare egoista e intransigente si è sempre visto prima che lei incontrasse me e che io sono stato la vera eccezione nella sua vita.””
    Eccheghezz… Qualcosa lo hai mancato no? Non ti tornano i conti?
    “”Eppure io, dal primo all’ultimo giorno, non ho MAI avuto la sensazione di avere accanto una persona egoista. Dunque ora i miei ricordi e la realtà non coincidono più.”” Finche’ le agende combaciano tutti son mediamente capaci di tener su una maschera . Ormai l’unico test che funziona e’ “alla lunga”. Un’amica (ex ragazza che conosco da una ventina di anni) un giorno mi ha chiamato per dirmi solamente: “alla lunga sei l’unica persona che si e’ dimostrata valere qualcosa”. Beh…usti , ok fino ad ora ci siamo , vedremo poi se sara’ vero. Altre che conoscevo da una decina di anni si son rivelate delle merde. Quando non hanno piu’ avuto “bisogno” si sono rivelate per quello che avevano veramente dentro.
    Se ne avrai memoria , questa che ti e’ capitata risultera’ una bella lezione di vita. Lo so , avresti evitato volentieri LOL.

    Ai primi smarrimenti , non avevo idea dei perche’ e per come. Poi ho capito e mo col ghez che rifaccio quella fine.
    Ora che sai bene come funzionano le fasi della storia amorosa saprai comportarti di conseguenza. La chimica e’ davvero molto forte e condiziona moltissimo. Senza un po’ di cervello a monitorare siamo foutu.

    Non conosco i tuoi gusti musicali ma (spero tu non sia unicamente un supertruzzo)… una strapazzata ulteriore con ribaltamento dialettico 😉
    Funzionano solo se il volume e’ ALTO e ben connesso al cervello. ^_^
    Per tagliarti na vena : The xx – I Dare You , (ballata) Avenged Sevenfold – Warmness on the Soul.
    Ma subito dopo, se non ti sei suicidato, DEVI spaccare le casse dell’impianto con: The Interrupters – She’s Kerosene.
    E ci attacchi un favva sborone..: Skillet – Feel Invicible

    Forse quest’ultima parte me la sarei potuta risparmiare. Chiedo venia…

  5. @dave. Non credo che tornerà. Forse si pentirà (magari lo ha già fatto), ma per orgoglio e perché in seguito a questa storia si è fatta terra bruciata intorno (ha allontanato anche alcuni amici) dubito che si rifarà viva.

    @Anonimo. Grazie per la tua risposta, l’ho apprezzata molto. Proverò a replicare punto per punto, così da fare un po’ più di chiarezza.

    1) Il frontale che ho subito mi ha disilluso, vero. Il panico, la paura del futuro, che ho provato immediatamente dopo l’abbandono (subito dopo un’iniziale fase di “negazione”) è probabilmente il risultato di questa disillusione. Il sentirsi “nudo” d’avanti al mondo, il combattere da solo contro qualcosa che non aveva (apparentemente, mi spiegherò meglio dopo) un motivo e il doversi confrontare con un futuro ignoto quando fino al giorno prima il futuro era una storia ancora da scrivere, ma da scrivere insieme e comunque già in qualche modo immaginata. Sono una persona molto sensibile, così tanto che crescendo ho sviluppato la capacità di distaccarmi -se necessario- dalle situazioni difficili…la cosa mi crea anche qualche problema (perché paradossalmente a volte mi fa apparire freddo, insensibile e addirittura cinico) ma in più di un caso ho preso in mano e gestito situazioni difficili (problemi in famiglia, situazioni di pericolo, un incidente…una delle caratteristiche per la quale lei quasi mi “venerava”). In questo caso un distacco totale sarebbe stato impossibile, ma a me non è stato concesso neppure il tempo di un distacco parziale. Nel giro di 24 ore sono passato dal tutto al nulla, dall’essere “oro” all’essere spazzatura…i segnali che fino a quel momento c’erano stati non erano riconducibili a dinamiche interpersonali, ma solo a fattori esterni (soprattutto il lavoro), e in ogni caso interpretabili correttamente solo a posteriori: ho reinterpretato segnali di “cedimento” che ho visto in lei a partire dalla primavera 2018 (non a caso il periodo nel quale ha iniziato a cercare lavoro). Insomma, se ho mancato di qualcosa non avevo neppure il modo di capirlo, perché lei è stata progressivamente e impercettibilmente sostituita da un’attrice bravissima (e personalmente credo che neppure lei se ne sia accorta). Non stavo sognando ingenuamente, costruivo con lei, molto concretamente.

    2) Era davvero così intelligente o io l’ho sovrastimata? E’ una delle domande che mi faccio più di frequente da mesi. Senza dubbio ha dimostrato il suo valore “accademico” al di sopra della media…ma questo di per sé non significa molto (si può essere cretini e laureati allo stesso tempo). Quello che posso dire è che ci trovavamo in sintonia su tutto, dalle “cazzate” alle discussioni su temi molto più importanti. Inoltre tutti i miei/nostri amici hanno di lei la stessa considerazione. Come dire che se l’ho sovrastimata io nel mio ruolo di partner, non sono stato certamente il solo. Sta di fatto che mi sento come se fossi stato ingannato a lungo, manipolato.

    3) Sono cresciuto con genitori separati, poi tornati insieme dopo molti anni. Un padre non cattivo e assolutamente non assente (per mia fortuna!), ma che per carattere, formazione e altro è sempre solito dare per scontate un mucchio di cose…ancora oggi. Ovviamente questo si è riflesso negli anni su mia madre, su di me e su mia sorella. Sia io che lei abbiamo sviluppato un certo modo di comportarci del tutto opposto al suo. La mia natura (da che ho incontrato lei) è stata quella di prendermene cura con impegno nello stesso modo in cui fino a quel momento mi ero preso cura di me (in questo mi sono sempre rivisto in suo padre, persona fantastica e con il quale avevo/ho un ottimo rapporto). Tutto questo raccontato ora suona come una beffa non solo perché ho letteralmente accudito il mio assassino, ma anche perché è lei stessa che, dal momento in cui mi ha lasciato, ha ripetuto frasi del tipo “uno come lui non lo troverò mai più”, “se volessi costruire qualcosa di serio lui sarebbe perfetto”, “la nostra relazione era idilliaca”.

    4) Su questo hai pienamente ragione e per mia fortuna, fin da subito, ho capito che avevo una sola possibilità: attraversare l’inferno e uscirne vivo con o senza di lei. Non ho cercato distrazioni (che dubito funzionino davvero nelle mie condizioni), ma per fortuna ho incontrato le persone giuste (vecchi e nuovi amici, un’altra ragazza con gusti migliori di quelli attualmente in uso dalla mia ex) e mi sono rivolto a chi poteva davvero aiutare, cioè una psicologa. Sul fatto di preoccuparmi per lei ci sto ancora lavorando. È inevitabile non preoccuparsi quando si vede la persona che si ama contraddirsi in questo modo (lei stessa fu abbandonata dal suo ex con modalità analoghe un anno prima di incontrare me e la cosa la segnò molto profondamente) e abbassarsi fino a tanto.

    5) Non sono un cultore dell’aspetto fisico. Ho la fortuna di essere un bel ragazzo, ma ho sempre puntato su altro. Allo stesso modo non giudico le persone per il loro aspetto o la loro forma fisica. Tuttavia esistono dei “canoni biologici” che, soprattutto alla nostra età, influiscono sulla scelta del/dei partner. Canoni che riguardano l’aspetto fisico ma anche la personalità, lo stato di salute, la posizione sociale. Chiunque (uomo o donna, anziano o giovane) confrontando me e lui noterebbe delle differenze abissali non solo esteticamente. Non c’é bisogno di un laurea in psicologia per affermare che una giovane donna appena uscita dall’università, esteticamente bella e dalla personalità affascinante, ed un uomo di mezza età, esteticamente inguardabile, del tutto privo di virilità e carattere, che (purtroppo) piange la moglie al cimitero e porta i suoi figli a scuola e dallo psicologo per superare il lutto della madre, hanno davvero poco a che spartire. Non è lui il mio problema, lui mi fa più pena di lei perché è una persona estremamente vulnerabile e non augurerei a nessuno di trovarsi in quelle condizioni.

    6) De-edificare la sua immagine è qualcosa che provo a fare in continuazione senza però riuscirci. Come ho raccontato, il nostro è stato un colpo di fulmine…entrambi ci siamo ritrovati ad essere coinvolti ancor prima di rendercene conto e in tempi brevissimi (3-4 giorni). Mentre in genere i colpi di fulmine hanno durata breve, la nostra storia è proseguita ad altissimo livello fino a che, stando al suo racconto, non le si è “spento l’entusiasmo”. Il legame fisico, “spirituale”, sentimentale e sessuale che avevamo era fortissimo; talmente forte che la brutalità con la quale è stato reciso non è riuscito (per quanto mi riguarda) ad eliminarlo del tutto…Entrambi, e per molto tempo, abbiamo avuto la sensazione di essere fatti l’uno per l’altra…inizialmente nell’idealizzazione tipica dei primi mesi, poi anche in forma più matura e consapevole. Io ora mi trovo a dover “riprogrammare” tutte le nostre esperienze insieme perché se è vero che mi sento come ingannato per molto tempo, è altrettanto vero che non so quanto quest’inganno sia durato. Per quanto mi riguarda, se ha finto così bene il giorno prima di lasciarmi può aver finto altrettanto bene un anno fa, o più. Qui mi tornano in mente le parole di sua sorella, che dopo il fattaccio ebbe la premura di dirmi che lei in fondo è sempre stata così, che il suo modo di fare egoista e intransigente si è sempre visto prima che lei incontrasse me e che io sono stato la vera eccezione nella sua vita. Eppure io, dal primo all’ultimo giorno, non ho MAI avuto la sensazione di avere accanto una persona egoista. Dunque ora i miei ricordi e la realtà non coincidono più.

    Infine, so bene che i 3 anni sono la soglia massima oltre la quale l’innamoramento (involontario) viene sostituito dal sentimento maturo dell’amore, che richiede molta consapevolezza. A tal proposito ho avuto la fortuna di imbattermi nel libro “Amori supernova” di Enrico Maria Secci, psicologo e psicoterapeuta che ha studiato numerosi casi di coppie apparentemente funzionali e longeve (fra i 2 e i 6 anni), prive di conflittualità e ricche di condivisione, che esplodono improvvisamente (come supernove, appunto) per iniziativa di uno dei due. Leggendo quel libro (cosa che in quel momento mi ha letteralmente salvato dalla follia) ho avuto la sensazione di leggere il “copione” della mia storia con lei. Nulla era stato casuale, nulla di significativo differiva fra la mia esperienza e quelle raccontate nel libro. A partire dai traumi infantili legati alle figure genitoriali (in particolar modo con la madre) fino ad arrivare a comportamenti tipicamente narcisistici (covert) e al fatto che il passaggio dall’innamoramento all’amore in queste persone non si conclude oppure non ha mai inizio. Come hai bene intuito si tratta di personalità represse, probabilmente depresse e scompensate. Persone non in grado di affrontare e risolvere i loro “lupi” interiori, e che per questo preferiscono far sbranare i rispettivi partner da questi lupi dopo averne tratto per anni felicità e amore.

  6. Mi sembri abbastanza corazzato, capace di osservare e interrogare quello che ti sta attorno e per giunta hai anche scritto in italiano. Parti parecchio bene rispetto ai molti altri che in questi casi non ricordano nemmeno il proprio nome.
    Non vi conosco e quindi non posso essere oggettivo sulle vostre dinamiche ma credo di poter spendere “due” parole sul tuo stato d’animo.
    Ci sono dei punti interessanti su cui, fossi in te, mi soffermerei maggiormente a riflettere (e’ roba un po’ “raffinata” e non tutti riescono ad affrontarla).
    1)il frontale che hai fatto ti ha disilluso. E’ un fatto. La vita VERA e’ ANCHE questa. Una persona che sembro’ a suo tempo saggia mi disse: “perché le cose possano andare ci vuole UN equilibrio.” Pensai abbondantemente su quell’ “UN” e accidenti benché nei nostri cervelli la parola “equilibrio” abbia una accezione prevalentemente POSITIVA, perché contrapposta a disequilibrio, in realtà non e’ assolutamente “necessario” che ce l’abbia quest’accezione (positiva). Un equilibrio può essere benissimo tossico e dannoso o parziale, ecc ecc.
    La felicita’ e perfezione del vostro precedente rapporto evidentemente aveva un equilibrio solo su certi aspetti.
    Quello che lei ha manifestato lo ha sempre avuto dentro con se. FORSE non era consapevole di averlo. Ma dal nulla non esce NULLA. (e non vado a scomodare il “divenire” di Severino). Ed anche, le cose si fanno in due, quindi se la faccenda e’ andata cosi’ (intendo la tua sofferenza) te mancavi di qualcosa. Con questo intendo “consapevolezza” , “centratura” , il necessario “distacco”, ed altre attitudini o stati che “forse” avrebbero potuto prevenire questo tuo dolore.
    E’ meraviglioso mollare totalmente i freni, lasciarsi trasportare dal turbinio della passione e lasciarsi coccolare dalla certezza che tutto andrà benissimo fino alla fine. Si’, ok , pero’ questa e’ una fase della vita. Possiamo anche rimanere eterni sognatori ed affidarci costantemente alla speranza, poi pero’ il resto procede liberamente senza di noi e quando ce ne accorgiamo diventano DOLORI.
    2) avendo affrontato la menata dell’equilibrio ora ti puoi chiedere: ” l’ho sovrastimata? Era davvero intelligente o ho confuso “intelligenza” con “abilita’”. Lascio a te una più approfondita ricerca su questi due termini e vedrai che probabilmente emergeranno spunti di riflessione.
    3) Qual’e’ la tua natura? Da come hai scritto, mi par di capire che l’alfa della coppia fossi tu.
    E’ insito nel maschio (quello “vero”) avere un forte istinto protettivo (non mero possesso). Questo, mischiato a tutti i “paradigmi relazionali”, implica da parte sua un notevole investimento di tempo e risorse che creano dei bonding molto forti.
    4) Si creano assuefazioni e abitudini . Queste creano flag (riferimenti) che sostengono il “nostro” equilibrio esistenziale.
    Lei, egoisticamente e con poca maestria proprio, a troncato questi riferimenti. La tua mente manifesta il disagio di questo riadattamento con il dolore. E’ una rottura di balle enorme, lo sappiamo e la stai sperimentando anche te.
    Nessun’altra, per ora potrà vincere il confronto con lei perché’ sei in uno stato di tossico-dipendenza da lei.
    Specialmente fisica. Sesso, affetto presenza, ecc ecc.
    Non scappare dal dolore. Non cercare di sovrascriverlo con distrazioni, fa si’ che il tuo scopo non sia demonizzare le sensazioni che provi ma piuttosto di smantellale, squartale, metabolizzale, comprendile e vivile. Non h24 altrimenti diventi scemo, ovviamente.
    Il tempo e l’intelligenza ti faranno assorbire tutta la faccenda facendoti spuntare il terzo testicolo.
    Visto come ti ha trattato, una pezza da niente, NON dovresti preoccuparti di lei nemmeno con un neurone.
    Ogni volta che le dai attenzioni danneggi la tua autostima. Pena o non pena che ti faccia , pedalasse ! (non a tue spese)
    Questa tua preoccupazione (mista a senso di colpa) e’ ancora lo strascico dell’istinto di protezione menzionato sopra.
    5) Che sia bello o meno , noi siamo quello che facciamo. Sarebbe il caso di “dare” a chi lo merita davvero. Lei adesso non merita NULLA.
    6) Siccome non abbiamo la sfera magica, perché una relazione possa essere davvero longeva ci va una dose di C.U.L.O. formidabile, oltre che di preparazione ad affrontarla.
    Il desiderio di amare che hai e che e’ dannatamente forte, cerca di convogliarlo su di te, adesso. All’occorrenza vedrai se cambiargli il verso su chi lo meriterà.
    Prova a toglierle la sua bellezza e qualcuna delle sue abilita, Che rimane?

    Se poi può interessarti un’opinione da ignorante (abbiamo solo il tuo breve e sintetico racconto) riguardo la sua mattata. Potrei condividere con te che avesse represse un mucchio di cose che sono esplose tutte assieme, aggiungerei una leggera sovrastima da parte tua e una grande dose di egoismo suo. Ho come la sensazione che i suoi disastri non termineranno con la vostra storia. Dall’1 ai 3 anni e’ la classica finestra dell’infatuazione che e’ destinata a terminare. Questa fase ha probabilmente giocato una carta importante nella vostra vicenda.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Innamoramento
    (Vedi studi neurofisiologici)

  7. Tornerà vedrai che tornerà come la mia ex moglie sta facendo. Dopo 4 mesi già si è pentita e vuole tornare a casa. Molte donne sono scontate. Avrai la tua rivincita

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