Tornare indietro sui propri passi?

Salve a tutti,
è la prima volta che scrivo su un forum dei fatti miei, spero possiate darmi un consiglio perchè ho bisogno di un parere esterno.
Ho lasciato il mio ex dopo un decennio quasi di fidanzamento, eravamo due ragazzini quando ci siamo conosciuti, ma per una serie di motivi non siamo riusciti a gestire il rapporto nel modo migliore, ci siamo chiusi in noi stessi, siamo caduti nell’abitudine e si sono create delle situazioni molto tossiche ed apparentemente senza uscita. Cosi ho preso la decisione di farla finita, prima di azzardare gesti stupidi come tradire, perchè la verità è che quando non si ha quello che si vuole all’interno della propria relazione, lo si cerca o apparentemente”trova” in altri…ammetto di averlo pensato, ma per fortuna non l’ho fatto, perchè sarebbe stato raggiungere un punto di non ritorno non solo nella relazione, ma con me stessa.
In questo anno sono stata da sola, ho avuto pochissimi contatti con lui, non ci sono state le classiche scop… di nostalgia o cose del genere, io ho avuto una breve storia con un altro, con cui sono stata bene ( apparentemente era l’uomo della mia vita, almeno quello che pensavo di volere) ma che ho scoperto di non amare.
Piano piano si è palesata in me la consapevolezza che io amo ancora il mio ex, profondamente, sono successe anche cose “strane” tipo che, avvertivamo l’uno la presenza dell’altro, come un brivido ed un senso di inquietudine…
Da poco è passata la data del nostro anniversario e lui mi ha scritto, ed io ho risposto raccontandogli ciò che ho capito in questo anno su di me, su di lui e su di noi, ho capito le mie mancanze che prima non riuscivo a vedere(facile criticare gli altri), ho capito di averlo fatto sentire solo una nullità che sbagliava tutto e ho fatto quello che alla fine recriminavo a lui.
Entrambi abbiamo commesso i nostri sbagli, ma siamo cresciuti, ed io vorrei riprovare ad avvicinarmi, anche se ho molta paura.
Ho capito che la vera felicità è a volte nei difetti di un altro e ho capito che quel vuoto, quella magrezza di vivere che sento nel profondo del mio cuore dipende dalla sua assenza.
La mia vita è serena e appagante, però sento quel vuoto e tutte queste sensazioni o coincidenze mi danno da riflettere.
Ma non vorrei fare passi avventati perchè in passato, lasciandolo, l’ho fatto soffrire moltissimo.
Io vorrei riprovarci, piano piano, almeno vorrei dirgli che lo amo ancora, ma capirei un suo rifiuto, ma non provarci secondo me sarebbe peggio.
Grazie per l’ascolto

da: Silvia

2 Commenti

  1. Silvia, secondo me sei una persona estremamente saggia e intelligente.
    Non è da tutti fare questo tipo di riflessioni, senza farsi accecare dall’orgoglio o dall’idea che le persone siano tutte sostituibili.
    Le tue esperienze ti sono servite per fare un’autoanalisi e hai capito che non sei invincibile, come invece si sentono la maggiorparte delle persone che lasciano qualcuno per sola noia dopo anni insieme. Hai capito che avevi gia tutto quello che volevi.

    Lo dico sempre, la maggiorparte delle storie lunghe oggi finiscono perchè siamo noi persone ad essere complicate, a crearci complicazioni.
    Perchè l’Amore, in realtà, è la cosa più semplice che ci sia.

  2. Secondo me, è solo nostalgia, che cerchi di colmare. Parli di vuoto. La felicità parte da te. Non dai pregi o dai difetti dell’altro. Nessuno può consigliarti meglio di te stessa. E forse questo dovresti scriverlo a lui, non a noi. È un po’ come se tu stessi dando a noi il potere delle tue scelte. Se ti va di farlo lo fai, ma con la consapevolezza che lui può rifiutarti. Perché questa è la tua vera paura, non di farlo soffrire…

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