Sono sfinita

Ciao a tutti. Sono una ragazza di 25 anni che, quasi tre anni fa (avevo quindi 22 anni), ha iniziato questa relazione con un uomo che oggi ha 40 anni. Le mie esperienze familiari e di vita mi hanno resa più matura e incline a relazionarmi con persone più grandi anagraficamente, quindi non ho mai sentito questi 15 anni di differenza, anzi, avendo fatto e facendo un percorso di crescita personale, avendo vissuto all’estero ecc. ero più spesso io a “insegnargli” molte cose e ad aprire i suoi orizzonti. Lui inoltre viveva (e vive tutt’ora) in casa con i suoi, anche se possiede una casa di sua proprietà che però necessita ancora di molti lavori di ristrutturazione che al momento, per una questione economica, vanno a rilento. Io invece vivo con mio papà da quando ho 16 anni (eccetto per il periodo all’estero).

Sono una ragazza molto indipendente, amo viaggiare e conoscere persone nuove. Poco tempo prima di conoscerlo, dopo essere tornata dall’estero da qualche mese, mi sono iscritta all’università, ma la mia permanenza in Italia doveva essere solo uno step, perchè ho sempre sognato di trasferirmi all’estero. Ero in un periodo molto bello e sereno della mia vita, direi il più bello della mia vita, ero single dopo 2 relazioni avute a fila (una di 5 anni e l’altra di 2), e finalmente avevo ritrovato me stessa. Mi svegliavo al mattino con il sorriso e tanta voglia di vivere, dopo anni turbolenti e sofferti sin da quando ero adolescente. Avevo tanti progetti in mente che mi rendevano felice e non vedevo l’ora di fare tante nuove esperienze. Non cercavo assolutamente un’altra relazione, volevo dedicarmi a me stessa. La vita però, si sa, è imprevedibile.

Dalla prima sera che ci siamo incontrati non ci siamo più lasciati, nonostante la distanza (1h30 di strada che comunque non è mai stata un problema perché a volte andavo io, altre veniva lui. Ci vedevamo ogni weekend e a volte anche durante la settimana).
Premetto che da subito, dal primo giorno, ho percepito le nostre differenze nel nostro modo di percepire la vita e sui nostri progetti. Come non essere esattamente sulla stessa direzione. Ma il fortissimo travolgimento emotivo e fisico (di entrambi) hanno preso il sopravvento. Dopo una settimana dal primo incontro dormiamo insieme, facciamo l’amore e quando la mattina ci svegliamo non sembra vero di conoscerci da così poco tempo. Sembrava stessimo insieme da mesi, anni. Andiamo avanti a vederci in modo regolare, lui è pazzo di me, io anche, viviamo momenti indimenticabili, unici. Conosco la sua famiglia dopo poco tempo (dopo un solo mese), e inizio a passare tutti i weekend a casa loro. Piaccio a tutti e sono felici. Nonostante questo però, io di sottofondo percepisco sempre una sensazione di “stonatura”. Nel senso che, avendo due vite e visioni di vita così diverse, sentivo che prima o poi avremmo dovuto fare i conti con qualcosa più grande di noi.

In effetti, essendo io sulla strada del lavoro su me stessa (scioglimento dei traumi passati, capire chi sono veramente e cosa voglio, ponendomi domande profonde sulla vita ecc.) gli argomenti di confronto tra noi, col tempo, iniziano a mostrare delle grandi lacune che mi fanno soffrire. Ma la passione e il coinvolgimento è tanto, cerco di passarci sopra e di vivermi ciò che accade. Dopo 4 mesi dal primo incontro, decido, per dimostrare a me stessa di aver mantenuto la mia individualità (avendo sempre vissuto relazioni di co-dipendenza) e perché lo avevo programmato da tempo, di non rinunciare alle mie passioni e partire sola con zaino spalla per un mese in Asia. Lui, non abituato a questo tipo di cose, ne risente. Comunque io parto e dopo qualche tempo che sono via iniziamo a litigare – a distanza, quindi tramite telefono – per gelosia sua, così il mio viaggio che avevo sempre sognato inizia a incupirsi e non lo vivo più con la serenità con cui lo avevo immaginato prima di conoscere lui. Va a finire che mi ritrovo in un bungalow a piangere disperata con lui al telefono, invece di godermi il mio viaggio tanto sognato.

Mi passa l’idea di lasciarlo perché non voglio assolutamente rivivere l’incubo del mio passato con la storia precedente. Però l’idea di lasciarci mi devasta e non riesco. Lui però si fa perdonare, io mi metto nei suoi panni e lo capisco, capisco quanto possa essere difficili per lui.  Gli manco tanto e non vedo l’ora che torno. Anche a me manca. Torno e tutto riprende, siamo una coppia a tutti gli effetti. Investo e investiamo tanta energia in questa relazione… Lui è un uomo presente, premuroso, mi fa sentire una dea. Viviamo tra gli alti e bassi (issimi) dei momenti stupendi. Nel frattempo, se inizialmente mi sentivo centrata, arrivo a perdere la mia bussola e mi sembra di aver perso tutti i passi fatti con tanta fatica. Avendo in passato già vissuto una relazione di co-dipendenza, mi rendo conto di trovarmi in una spirale che, seppur diversa, ha un che di già conosciuto, come se fosse un loop che si ripete. Passiamo il tempo sempre e solo noi, accantono i miei sogni, tutte le mia attenzioni e il mio tempo sono rivolti a lui. I litigi e le incomprensioni si fanno sempre più presenti, diventando litigate forti in cui spesso io perdo la pazienza e reagisco con rabbia, come a non poterne più.

La comunicazione tra noi è difficile, lui è geloso perchè magari mi vede online su Fb alla notte (soffrivo d’insonnia e mi capitava di aprire Fb senza fare nulla di male)… E, sorpresa, inizio anche io a tirare fuori lati di me che pensavo di aver guarito. Inoltre, la mancanza di un posto solo nostro si fa sentire, è pesante ogni volta trascorrere il weekend a casa coi suoi, o a casa con mio papà. Il mio malessere si fa sempre più pesante e cado in depressione.
Nonostante tutto lui vorrebbe andare a vivere con me, avere figli, ecc.
Ad oggi, la situazione non è migliorata, anzi. Più volte sono arrivata, per il nostro bene, voler allontanarci, con una sofferenza immane. Ma poi, ogni volta, lui viene da me e stiamo insieme. Magari litighiamo anche, a livelli folli, con cose che mai dovrebbero succedere, ma poi restiamo comunque insieme. Magari non arriviamo a chiarirci, ma restiamo insieme, ci coccoliamo e ci stringiamo. Solo che poi, tutto si ripete. Sono priva di energie ormai, e il ricordo di quel periodo sereno mi sembra solo un sogno lontano. In più ci si mette il fatto che, al termine della laurea, ho tutte le strade aperte (es. la possibilità di andare all’estero ecc..) però non ho neanche preso in considerazione per ora, anche se un giorno mi piacerebbe anche solo fare altre esperienze, ma non come l’ho vissuta in passato ma essendo liberamente leggera, cosa che così non è possibile.
Mi rendo conto che è tutto così folle, ma quando ci sei dentro si sa che non è così semplice. Pensavo di farmi aiutare da qualcuno perché da sola non sento di farcela stavolta.
Sto vivendo il dolore più grande della mia vita (…e per avere 25 anni ne ho già passate tante).
Consigli o esperienze simili? 

da: Anima libera

un commento

  1. esperienza molto simile. 11 anni di differenza con la mia ragazza, lei ha la tua età. Siamo andati a convivere in un’altra città dopo qualche mese, io sono freelance, lei sta studiando e finirà a fare un lavoro per il quale potrebbe capitare di non vedersi per mesi. Vuole uscire con gli amici, ottimo, vuole fare un viaggio con la sua amica, a disposizione ed io so di avere le stesse libertà benché sia in un punto totalmente diverso della mia vita. Ciò detto che vor dì ” cose che non dovrebbero mai succedere”?
    Ti mena ? Guarda che la vita è tua, tira fuori un po’ di palle, vai a studiare all’estero, fatti una vita tua cazzo

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