Riflessioni di vita

Mi sono sempre considerato un po’ diverso dal mondo moderno, forse sono troppo “vecchio”. Ma una cosa ragazzi ve la devo proprio dire: Siamo una generazione sbagliata, dove conta più un like che un mi piaci, un messaggio che una chiamata, una videochiamata che un guardarsi negli occhi, siamo la generazione sbagliata, che, quando litighiamo con qualcuno mettiamo avanti il nostro orgoglio così perdendo le persone, ma non facendo nulla per far pace e rimediare!
Siamo la generazione sbagliata, chi ti toglie dai social per un suo stupido dispetto, chi ti blocca perché non gli servi più … siamo la GENERAZIONE sbagliata che ormai ci sono più offese che complimenti, siamo la generazione sbagliata che le persone ti pugnalano alle spalle con le solite prese in giro, siamo la generazione sbagliata che la gente non fa altro che spettegolare, perché è solo questo che gli resta ad alcune persone! Siamo la generazione sbagliata perchè per scegliere la persona accanto dobbiamo prima guardare le foto che vengono pubblicata sul web.  Siamo la generazione sbagliata perchè non siano in grado di vivere senza facebook, instagram, etc etc. Facciamo tutti un’esame di coscienza, e proviamo di vivere la nostra vita in modo naturale come era fino ad almeno 20 anni fa. Io che da sempre non ho MAI CREDUTO in questo tipo di tecnologia, ci sto provando e mi accorgo che è sempre più difficile. Mi chiedo che fine faremo,

da: Dave

4 Commenti

  1. Adeguarsi? A cosa?
    Ad un sistema sociale del tutto innaturale? Un sistema sociale atto a concentrarsi sull’individualismo e sul distruggere i rapporti umani a favore dei virtuale, dobbiamo adeguarci a questo? Ad una comunicazione tramite tastiera? A cosa dovremmo adeguarci?
    Abbiamo tutte le risorse naturali di cui abbiamo bisogno per vivere ma soprattutto per socializzare, non abbiamo bisogno di adeguarci a nulla. Semmai è il mondo che si deve adeguare all’essere umano, non il contrario.

    Spiegatemi che bisogno c’è di usare il cellulare come filtro per rapportarsi con il mondo, spiegatemi perché soprattutto, se non per rincoglionimento di massa?

    Rincoglionimento dovuto alla pubblicità che vuole vendere a noi adulti dei giocattoli facendoceli passare come indispensabili, relegandoci a bambocci viziati e dipendenti. E dei bambocci viziati e dipendenti avranno mai l’etica e la morale giuste per poter crescere una famiglia sana, una società sana a loro volta?

    La risposta è scontata.

    Allora la domanda che dovremmo porci tutti è: devo adeguarmi alla inevitabile distruzione della società, o posso fare qualcosa per cambiarla?
    Perché sarebbe anche ora di finirla di fare i passivi. Ognuno di noi se vuole può contribuire nel suo piccolo a limitare (e propagandare agli altri questa autolimitazione) l’abuso del mondo virtuale e della tecnologia in favore di un qualsiasi aggregatore sociale che riporti l’essere umano e le sue esigenze (umane/sociali/artistiche) al centro di tutto.

    No perchè se dobbiamo rassegnarci ad essere considerati solo un bancomat dalla società, è chiaro che è una filosofia che ci porterà all’inevitabile autodistruzione.

  2. Condivido tutto quello che hai scritto! Penso la stessa cosa ma tu hai trovato le parole giuste per descrivere il disagio di chi, come me, non si riconosce più all’interno di questa società.
    Tutto è delegato ai social, l’importante è l’immagine ma il contenuto è tristemente vuoto. Diventa difficile incontrare persone interessanti e quelle poche che sembrano più affini … poi ti deludono.
    Eppure dobbiamo adeguarci ma sempre ad una certa distanza

  3. Condivido il tuo pensiero Dave ma sai, credo che 20 anni fa la società era molto diversa ma anche quella piena di difetti, soprattutto riguardo la parità dei sessi ed i diritti degli omosessuali

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