La perdita del colore

Sposato, 45 anni, due figlie, la prima maggiorenne, una vita apparentemente felice. Persona estremamente sensibile, molto profonda, incredibilmente romantica, 21 anni fa incontro l’attuale mia moglie, uscita da una brutta storia, prima ragazza, prima donna. Vivo in tutto per lei, ma dialogo e momenti romantici rari, troppo rari. Lei ansiosa, burbera e rude, io da un lato succube ma innamorato, oggi soffro perchè desidero essere amato ma non lo sono se non dalle mie figlie. Ma quello è un altro amore, non è l’arcobaleno, quello dei tanti colori. Quello non c’è.

C’è in una persona che nemmeno conosco, ma che semplicemente vedendola ha ridato colore al grigio dei monotoni giorni. Vedendola da lontano, sognando anche solo un suo sorriso, forse uno sguardo di attenzione, gli ho scritto una lettera di mio pugno. Una poesia. Un racconto. Il silenzio rotto da uno scambio digitale di opinioni, sembrava di aver toccato il cielo, ma poi il suo rifiuto per rispetto. Il mio assenso per rispetto. Una profonda solitudine, un amaro rimpianto, un fendente doloroso. La difficoltà di sentirsi in colpa per qualcosa che non si è fatto, l’intento solo di ringraziare, la possibilità di poter volare, la certezza di ritrovarsi inerte al suolo senza colore. Ho desiderato solo amore, ma ho commesso troppi errori per rimediare. Errori solo con me stesso. Alcune volte vado a trovare il mio mare, in quei fragorosi silenzi si perde questa grande desolazione. Ma mi consola il suo ascolto, mi appaga la sua maestosità, mi riempie il suo profumo: forse un giorno saprò ascoltare i suoi consigli.

da: Antonio

4 Commenti

  1. Hai perso il colore o lo hai ritrovato con l’altra? Ringrazia che l’altra sia riuscito perlomeno a farti capire che sei ancora vivo e che meriti di meglio!

  2. ciao Antonio, la tua razionalità nello scrivere la tua storia fa comprendere come tu sei consapevole di ciò che hai e di ciò che ti manca. Da una parte hai l’amore delle figlie, fondamentale! Dall’altra parte c’è invece una relazione, che forse sarà stata emozionante e coinvolgente solo nella vostra prima fase. Da quel momento in poi hai vissuto per routine, obbligo, per mancanza di alternative probabilmente. Poi compare una donna, e all’improvviso ti sembra di rinascere. Dentro di te si svegliano emozioni assopite, ti senti rinascere, comprendi che ho dentro di te c’è ancora molto da dare.
    Che fare adesso! Probabilmente questa storia ti ha fatto comprendere qualcosa di diverso cioè che hai bisogno di cambiamento che con tua moglie non funziona più ti ho detto di te sei ancora vivo! Probabilmente non avrei il coraggio di cambiare la tua vita, tutto resterà uguale. Eppure quest’incontro ti ha fatto capire che se hai la forza puoi cambiare la tua vita è meglio, ma tutto dipende da te!

  3. Si comprende la tua sensibilità da come scrivi ma emergono anche le tue paure. Perché hai accettato un rapporto così buio con tua moglie? va bene l’amore per le figlie ma quello ci sarebbe sempre, anche se vi foste separati.
    L’altra secondo me non rappresenta soltanto una persona, ma l’altra parte di te negata. Quella parte di te che vuole sentirsi vivo, felice, soddisfatto. Questo è per me l’altra. Se ti fossi sentito bene con te stesso e soddisfatto l’altra non avrebbe sortito questo effetto. Rivedi la tua vita e il rapporto con tua moglie, il problema nasce li

  4. C’è un esperimento che mi ha sempre affascinato e descrive chiaramente come spesso moriamo lentamente dentro senza rendercene conto. l’esperimento della rana bollita. Durante un esperimento, alcuni ricercatori americani notarono che lanciando una rana in una pentola di acqua bollente, questa inevitabilmente saltava fuori per trarsi in salvo. Al contrario, mettendo la rana in una pentola di acqua fredda e riscaldando la pentola lentamente ma in modo costante, la rana finiva inevitabilmente bollita.
    Credo che è questo quello che ti è successo, con tua moglie piano piano si è andato tutto spegnendo. L’altra era la novità, la luce, nuova aria, ma …
    Credo che lei ha compreso le tue paure e che questo abbia avuto riflesso sulla sua decisione di non voler un coinvolgimento sentimentale.
    Però quello che emerge chiaramente è che hai bisogno di amare, di sentire quelle emozioni che fanno parte di te e che per qualche ragione ti ostini a non vivere.

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