Il bisogno di sentirsi amati

La mia storia è una di quelle storie in cui molti si possono riconoscere, si può definire la classica storia di amore/odio unilaterale.
Punto chiave, comunque, è sempre e solo uno: il bisogno.
Bisogno nel senso di aver bisogno di qualcuno, non bastarsi, cercando di sentirsi meglio, felici o più completi tramite la vicinanza di qualcun’altro, come se la presenza così romanticizzata di qualcuno potesse donare per magia la felicità desiderata e in realtà in fin dei conti neanche lontanamente mai intravista.
La mia è stata un’illusione, la speranza di trovare nella persona che in quel momento della propria vita è al proprio fianco la felicità altrimenti non ottenibile. Una vana speranza, che si concretizza in nulla.
Il peggio è ritrovarsi di punto in bianco a constatare: da lui ho ottenuto sofferenza, niente di costruttivo … e nonostante in quel punto in bianco lo si abbia compreso, continuare imperterriti a bollire in quel brodo avvelenato di false speranze puntualmente deluse e che provoca scottature che lasciano cicatrici e che ci sfigurano.

La mia è una storia di ritorni, di delusioni, di pianti dolorosi. È il caso in cui si sta con una persona che non fa per noi, che ci usa, o che ci tratta con poco rispetto, tutti sinonimi dello stesso concetto.
La reazione più giusta sarebbe quella di abbandonare tutto appena ci si rende conto di chi si ha al proprio fianco, andando avanti senza remore e paure nel continuare la propria strada ma non è così, non ci si allontana, ci si prova, si spera che le cose possano cambiare, si spera che quella persona ritorni ad interessarsi a noi come all’inizio, inizi a trattarci magicamente come vorremmo essere trattati (ovvero da amanti). Di tutto ciò la colpa è la nostra, perchè non sappiamo vedere la realtà, o perchè non riusciamo a staccarci da quella persona così dannosa, solo perché speriamo e siamo dei romantici. Vogliamo qualcuno al nostro fianco che, come nelle favole o meglio come nella realtà che ci circonda, ci ami, ci tenga a tal punto a noi da interessarsi a cosa facciamo durante la giornata o a cosa pensiamo …e per un tempo illimitato…

È una è una violenza, che la persona che amiamo ci riserva con gusto … fregandosene semplicemente dell’amare e di noi.

da: Cany

9 Commenti

  1. Ale ma tu hai figli con lui? Credimi quello mi uccide il pensiero che tra poco mia figlia possa relazionarsi con un’altra donna che non sono io e vivo di sensi di colpa perché l’ attaccamento ai miei genitori l’hanno fatto allontanare da me.. Anche se penso lui vicino ad un’altra donna sto male perché?

  2. Ciao Cany, chissà se c’è una ragione dietro i nostri errori. D’altronde non facciamo che seguire il nostro istinto. Ci innamoriamo e spesso della persona sbagliata. Gli psicologi diranno che dovremmo scavare a fondo per capire le ragioni dei nostri errori, io più semplicemente dico che è questione di fortuna e sfortuna.
    C’è in noi il desiderio di sentirci amati dalla persona che amiamo e quando l’amore è unilaterale, c’è poco da fare.
    Non si può supplicare l’amore, o c’è o non c’è. In molti casi ci illudiamo di essere contro ricambiate, che piccoli gesti possano trasformarsi in segnali d’amore … ma è una illusione.
    In bocca al lupo!

    • Hai ragione Ale però sto davvero male mi sembra diventata un ossessione 🙁 sto davvero a pezzi…

      • Hilary comprendo benissimo credimi perché io addirittura mi sono separata e poi rimessa insieme,quindi puoi immaginare tripla delusione…ma ora basta! Ho sofferto già abbastanza…devi trovare in qualche modo la forza di andare avanti,coraggio!

  3. Ciao a tutti. Vi racconto la mia storia.
    Nel 2008 ho conosciuto un amico di mio cugino,all’inizio è stato un chiodo schiaccia chiodo, ci siamo iniziati a frequentare.Lui era molto preso rispetto a me. Io non sapevo quello che volevo quindi lui decise di lasciarmi andare perché stava male per me.
    Mi iniziò a mancare quindi lo ricontattai e ci fidanzammo.Da lì viaggi insieme non riuscivamo a stare lontano l’uno dall’altro. In poco tempo diventò il mio punto di riferimento totale. Andammo a convivere prendemmo un cagnolino poi matrimonio ed un figlio tanto desiderato.
    Ogni tanto faceva delle cose un po strane perché era il classico tipo preso dalle amicizie. Dopo la gravidanza ho avuto un momento difficile, depressione post partum io chiusa nel buio totale. Sono stati 3 anni di inferno, mia figlia a parte.lui rapporto pessimo con mia madre mi accusava di essere troppo mammona e che non sarei cambiata mi avrebbe lasciato.
    Improvvisamente si è alzato un muro tra di noi fatto di silenzio.2 estranei pronti sempre a litigare solamente ha iniziato a non tornare la notte spesso e volentieri a casa. Da lì la sua decisione di comunicarmi davanti a tutti il giorno di Natale che non mi amava più e che era finita.
    Sono passati quasi 2 anni fa quando è andato via. Non ha mai avuto ripensamenti anzi una volta mi ha detto che è rinato. È felice a differenza mia che oltre che soffro quando sto lontano dalla mia bambina Non riesco a farmi pace. Mi manca e mi sento in colpa per la fine del nostro rapporto perché ho sempre dato per scontato che lui c’era ed era anche più preso di me, di averlo messo sempre all’ultimo posto di aver fatto intromettere le nostre famiglie.
    Mi manca tantissimo farei tutto per poter recuperare ma non è possibile. Mi uccide la sua indifferenza si comporta come se non esistesse. Un giorno gli ho chiesto di ricordi di quanti momenti belli abbiamo vissuto insieme? E lui sono passati non esistono più. Mi ha anche detto che se mi rifaccio una vita è felice per me perché se sono serena io lo è anche la bambina e che mai mi darebbe anche solo un bacio perché per lui sono asessuata attrazione Zero…. sono tanto giù sono trascorsi 2 anni e ci sto ancora malissimo

    • Hilary scusami ma sei certa che non abbia un’altra? Solitamente quando tagliano così di netto è perché c’è una nuova fiamma…e comunque aldilà di tutto non vuole stare con te mi sembra chiaro..non perdere altro tempo tra i ricordi,il passato,perché stai male solo tu purtroppo sono già passati 2 anni non ne vale la pena

  4. Impossibile darti torto! L’amore rimarrà sempre un sentimento unilaterale ricambiato solo nell’illusione di chi ama. E alla fine non rimane che scegliere tra tre strade: essere vittima di un amore, essere carnefice di una persona che ci ama oppure starsene soli… qualsiasi sia la scelta si soffre. L’amore che non finisce mai e’ solo per se stessi e per i figli, il resto e un grande bluff.

    • Cara Cany anch’io soffro e penso spesso al desiderio di un amore per sempre,a quello dei miei genitori per intenderci, la mia storia forse è simile alla tua fatta di liti, separazioni e ritorni ma io alla fine ho scelto me.
      Basta nn c’è più niente da salvare ormai non ci credo più…vivo per mio figlio, ti abbraccio

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