Ha sofferto troppo insieme a me

L’ho conosciuta circa 3 anni fa, tramite amici comuni. Dopo intense conversazioni, scoprimmo affinità di interessi, forte passionalità e un vissuto simile. Lei aveva 5 anni più di me, separata, con due figli vicini all’adolescenza. Decisi comunque di frequentarla, l’attrazione fisica e mentale era indescrivibile. Nacque l’amore più bello e intenso, ma allo stesso tempo più sofferto delle nostre vite. Purtroppo, la sua situazione familiare mi faceva paura, pur volendo bene ai suoi figli, non riuscivo ad accettare la situazione, avevo paura di come sarebbe andata la convivenza futura, temevo, viste le varie situazioni, di non poter realizzare il mio sogno di diventare padre, inoltre, la mia famiglia non era molto d’accordo riguardo questa relazione. Tuttavia andammo avanti. Lei mi ha dimostrato, nel corso degli anni, di nutrire per me un amore smisurato, tant’è che più volte disse di non aver mai amato così tanto.

Vedendo come la facevo sentire quando stavamo insieme, come mi occupavo dei suoi figli, lei desiderava tanto che io mi trasferissi da loro. Io esitavo, e diverse volte l’ho fatta soffrire, talvolta con la mia gelosia, altre volte allontanandola per i miei conflitti interiori, altre volte le ho detto due gravi bugie. Ogni volta che la ferivo e che mi allontanava, dopo alcune settimane, riuscivo a riconquistarla, perchè sentivo tantissimo la sua mancanza e mi ritenevo ormai maturo e pronto per condurre il rapporto ad un livello migliore. Così facevo di tutto per lei, pur di farla tornare, la sostenevo moralmente, la ascoltavo quando mi permetteva di chiamarla, la aiutavo economicamente nei periodi difficili. Dopo l’ultima lite, causata da me, sembrava ormai finita. Ma io continuavo a provarci, finchè le promisi che a settembre sarei venuto a vivere con loro.

Non ci vedevamo già da un mese, ma lei accettò di vedermi. Parlammo, e lei mi disse che le ero mancato, che mi amava, che era stufa di uscire con le amiche, voleva le nostre serate e la nostra vita insieme, ed era disposta anche ad avere un figlio con me, nonostante i problemi economici e di salute che avremmo potuto incontrare. Passammo insieme un bellissimo fine settimana, mi abbracciava forte, mi fece sentire che mi amava davvero. Riflettendo però sulla situazione, e sui problemi che avremmo dovuto affrontare in questa convivenza, le chiesi se potevamo ritardarla di 2 mesi, al fine di sistemare alcune questioni lavorative ed economiche che avrebbero migliorato la nostra vita insieme. Lei la prese molto male questa mia proposta, per alcuni giorni pianse disperatamente, anche a lavoro non riusciva a trattenere le lacrime.

In quei giorni io non potei rincorrerla ne parlarci a causa di un problema di salute. Quando mi ripresi, pochi giorni dopo, lei pubblicò uno status che recitava tipo..se non puoi stare con la persona che ami, vivi la tua vita e goditela ecc… Insomma, cercai di farle capire il mio punto di vista e che la mia proposta non era un prender tempo o una scusa, poi le dissi, ok, vengo a settembre e qualsiasi problema anche grave, come una possibile perdita del mio lavoro, lo affrontiamo insieme. Lei rispose no, le decisioni belle vanno prese quando si sta in pace, non quando si sta alle strette. E aggiunse.., io sto bene così, lasciami in pace, fai schifo, mi hai fatto soffrire, non farti più vedere. Da allora son passati due mesi. A causa dei sensi di colpa, del dolore che sto provando, ho tentato di farmi del male e sono quasi giunto ad un punto di non ritorno. Ieri, un mio familiare, preoccupato dal fatto che non mangio da settimane, l’ha contattata, ma la sua risposta è stata più o meno…lui ha volutamente deciso di farmi soffrire, per me è un capitolo chiuso, buona vita. Non lasciate mai che il vostro amore venga offuscato da paure e incertezze.

da: Damiano