Dopo nove anni il problema sono io o la depressione?

Ciao a tutti, mi chiamo Elena e ho 27 anni. Con lui, 31 anni, sto insieme da 9. Ci hanno presentato i nostri genitori, amici da tempo. Nonostante alcune differenze qualcosa ci unisce, ci sentiamo l’uno il completamento dell’altra. Viaggiamo, passiamo tempo insieme. Insomma, ci amiamo. Abbiamo sempre pensato che la nostra vita l’avremmo vissuta insieme. Eppure la realtà della vita si mette in mezzo: lui diventa sempre più svogliato nei confronti della vita in generale, dice che non è felice, non a causa mia (io sono gran parte della sua felicità, così afferma) eppure ci allontaniamo. Io soffro la sua mancanza di entusiasmo, soffro la sua apatia, gli altri mi trasmettono la voglia di vivere che a lui manca. Io tiro fuori i problemi, lui tende invece a farmi vedere il lato positivo: “ci amiamo, lui mi ama, andrà tutto bene”. Il momento della convivenza si avvicina, i miei dubbi crescono, ho paura.
Alla fine di una vacanza lo shock. Lui mi dice “si, forse hai ragione, forse siamo troppo diversi, forse non ti amo più come prima”. Io cado nel dolore di chi non avrebbe mai creduto che l’uomo che è sempre stato al mio fianco dicendo di amarmi forse non ama più come pensava.
Passa il tempo, lui sempre apatico, io cerco di stargli vicino, pur soffrendo.

Poi mi allontano. Dopo qualche settimana lo rivedo: gli manco, ma è confuso, alterna sogni di vita insieme in un futuro nebuloso a desiderio di conoscere altre persone per rivivere quell’amore dei primi anni che gli dava gioia. Gli sembra assurdo non vedermi ma non sente spontaneo scrivermi o stare con me. Io ho capito che devo lasciargli tempo…ma dentro di me ho paura che il tempo sia per lui solo una scusa perché non ha il coraggio di lasciarmi. Io nel frattempo cerco di andare avanti, esco con un collega, ma penso sempre a lui, l’uomo per cui ho capito di sentire ancora un sentimento grande.
Forse a volte l’amore diventa più silenzioso, meno facile da percepire…ma ho capito che per me è ancora lì, forte come prima. Grazie a tutti voi, le parole a volte sono inutili, ma vi sono vicina.

da: Elena

4 Commenti

  1. Ciao Anonimo, ti ringrazio per gli spunti di riflessione. Non sono mai stata la ragazza “zerbino” e lui neppure, abbiamo sempre avuto molta indipendenza l’uno dall’altra e ci siamo lasciati molta libertà. Io per prima la scorsa primavera mi facevo molte domande sulla nostra relazione e mi chiedevo se non sarei stata più felice accanto a qualcuno diverso (più entusiasta, più propositivo, più positivo). Per quanto mi riguarda ho capito però che nonostante tutti i difetti lui mi ha sempre resa felice…credo che lui ora si sia ritrovato nella mia stessa posizione. È nell’età in cui ci si domanda se stiamo prendendo le decisioni giuste (lavoro, casa nuova, fidanzata) e credo che anche lui si sia chiesto “è lei quella giusta per me? Voglio legarmi ancora di più in una relazione seria o voglio riprovare il brivido delle nuove conoscenze?”. Lui infatti sostiene che l’unica cosa che gli manca è l’entusiasmo dei primi anni, le classiche farfalle nello stomaco. Ma sappiamo tutti che è solo una fase…certo, come l’ho lasciato prima potrei rifarlo, proprio per non “zerbinarmi” e accettare compromessi. Eppure in questo periodo lo vedo sinceramente impegnato a fare sí che le cose funzionino. Non so se sia solo una fase, mi manca sicuramente l’esperienza di vita per valutare con più chiarezza la situazione.

  2. Cara Elena …
    Vi siete messi assieme giovanissimi , quando ancora non eravate in grado di intendere e di volere. (perche’ ovviamente un 18enne capisce una cippa se non che appagare qualche desiderio e’ gratificante).
    Puo’ essere che la vostra storia non abbia resistito o che non si sia adattata , ai vostri cambiamenti.
    “ma dentro di me ho paura che il tempo sia per lui solo una scusa perché non ha il coraggio di lasciarmi”.
    Esattamente e non e’ un solo timore. Con buona probabilita’ ce n’e’ un’altra o piu’ d’una.
    Puo’ spiacere che dopo 9 anni vi sia cosi’ poca trasparenza e comunione di intenti. Per il semplice fatto che , nella maggioranza dei casi, prima di un crollo , qualche scricchiolio almeno , lo si dovrebbe sentire e magari si potrebbe intervenire. Ma ormai e’ andata. Pace.
    “ma penso sempre a lui, l’uomo per cui ho capito di sentire ancora un sentimento grande.”
    Non e’ piu’ il momento dei romanticismi . Queste cose le si fanno in due. Se certe considerazioni le fai da sola risultano ologrammi o miraggi e non ti fanno bene.
    “ma ho capito che per me è ancora lì, forte come prima.”
    Sei ancora assuefatta , e per giunta “abbandonata”. Queste tue sensazioni sono NORMALI. Ma non veritiere. Dovresti sforzarti di interpretarle piu’ realisticamente. (realta’ fattuale … , chimica, fisiologia , psicologia , ecc)
    La fregatura spesso risiede nella proiezione che abbiamo nella nostra testa della persona che abbiamo davanti a noi. Puo’ essere che queste proiezioni siano parziali o proprio sbagliate e quindi gli equilibri relazionali sarebbero destinati ad esplodere piu’ o meno fragorosamente, presto o tardi.
    Se invece le maschere son ridotte all’osso o assenti si possono avere relazioni MOLTO piu’ qualitative.
    Al tuo posto , uno cosi’ , non lo rivorrei. Ritrova te stessa. Cerca di SCEGLIERE di essere dipendente da qualcosa e non di esserlo perche’ ti e’ capitato di essere li , magari da lungo tempo o per qualche bisogno contingente.
    Tieni botta , chiusa una porta puo’ aprirsi uno stargate . Cerca di evitare che le tue insicurezze lo facciano diventare una casella della posta 😉

    • Ti ringrazio di cuore per la tua risposta. Un’altra no, non c è, di questo sono sicura perché lui stesso mi ha detto che ha provato a sentire telefonicamente un’altra per levarsi i dubbi e provare a ripartire ma ha capito che era solo un palliativo. Relazioni extra o bugie pregresse no, lo escludo e lo escludono pure i suoi amici e i suoi genitori. Lui continua a essere confuso ma mi ha detto di volerci riprovare perché ha capito che ne vale la pena e che vuole impegnarsi a trovare la sua felicità e la nostra, per riscoprire il piacere di stare insieme. Si, sono molto spaventata che questa sia solo una “fase” della sua crisi. Purtroppo (e per fortuna!) la sua vita è sempre stata così facile. Famiglia perfetta, stabilità economica, lavoro sicuro…eppure nulla sembra soddisfarlo appieno, forse perché non ha mai rischiato di perderlo. Prego che questo momento di apatia e confusione possa passare…penso ancora che le cose belle vadano apprezzate e le relazioni costruite con impegno giorno per giorno…

      • Bene, abbiamo un narcisista depresso…
        Ele, sai cosa conta veramente NULLA in questa vita? La parola dell’essere umano. Lo vediamo tutti i giorni attorno a noi, no? Non so se hai o se riesci ad avere uno sguardo critico nei confronti di questo mondo.
        E’ difficile non cadere nell’effetto Dunning Kruger , ma non ci vuole una scienza per capire che l’essere umano faccia nella maggior parte dei casi proprio SCHIFO.
        Per quanto mi riguarda NON dovresti aspettare i suoi comodi. I fatti, quelli contano parecchio. Saperli leggere ed interpretare piu’ o meno correttamente. MA fatti! Altro che pregare!!!!
        “Un’altra no, non c è, di questo sono sicura perché lui stesso mi ha detto che ha provato a sentire telefonicamente un’altra per levarsi i dubbi e provare a ripartire ma ha capito che era solo un palliativo.”
        “Lui continua a essere confuso ma mi ha detto di volerci riprovare perché ha capito che ne vale la pena e che vuole impegnarsi a trovare la sua felicità e la nostra, per riscoprire il piacere di stare insieme.”
        Che brivido per la schiena geez…
        Mi par di capire che tu abbia un enorme bisogno di lui, questo ti mette in una posizione di non liberta’ (nemmeno nei ragionamenti).
        Dovresti poter scegliere di volergli morire dietro. Non lasciare che TI accada e basta.
        Poi, ti invito ad un’altra riflessione. Il nostro cervello , come tutta la realta’ , procede e si sviluppa per “opposti”.
        Ce’ SEMPRE un termine di paragone. SEMPRE!!! Se te non gli vai bene e’ perché nella sua testa c’e’ qualcosa che potrebbe andare meglio. DEVE avere qualche termine di paragone per cui tu non vai bene (estetico ,chimico , psicologico, ecc).
        Quindi potrà non esserci un’altra fisicamente, ma nella sua testa e’ probabile che un modello ipoteticamente più appagante lo abbia.
        Se cosi’ non fosse significherebbe che ha qualche disfunzione cognitiva SERIA e non un po’ di depressione.
        In questo caso non e’ la tua “speranza” che un giorno si decida a stare con te che potrebbe migliorare la situazione. Andrebbe curato.
        Dopo tanti anni si e’ scocciato, non sa amare o forse ancora e’ solo un po’ egoista, boh?! (ste cose le ho viste in tutti i range di eta’)
        A te che ti frega? Pensa a TE. Non stare ai suoi piedi! (sei sempre libera di zerbinarti perdendo la tua integrita’ … lecita scelta ,ma sii consapevole almeno)
        Se la “chimica” non funziona piu’… ma proprio morta e stecchita , non possiamo farne una croce .
        “le relazioni costruite con impegno giorno per giorno” , verissimo , con chi vuole e lo sa fare pero’ (dimostrandolo coi fatti eh). Tra l’altro questo vale anche per le amicizie e qualsivoglia interazione essere umano > essere umano.

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