Voglio Tornare ad essere felice

Ho raggiunto quelle che dovrebbero essere tappe importanti nella vita, un figlio, una donna che mi ama, una casa, una nuova macchina, un lavoro (e come lamentarsi oggi con la crisi che c’è in giro). Ma ho dimenticato cosa vuol dire Essere Felice! Cavolo, da giovane non avevo niente eppure qualsiasi novità mi elettrizzava, mi riempiva di energia. Una storia con una ragazza, wow che emozioni! La prima macchina sgangherata! Una pacchia che se ci ripenso oggi mi viene da ridere (la prima macchina era una panda 30 usatissima). Ma tutto era gioia, pioveva o c’era il sole non era un problema. La partita di calcetto anche sotto la neve, tanto non è un problema. Adesso tutti arroverati nelle proprie difficoltà domestiche, nel rigido rispetto delle regole comportamentali dettate dall’età, cene al ristorante o in casa con sempre gli stessi pallosi argomenti, qualche spettegolezzo, ma poi che resta….niente! A si, domani cinema o teatro!

Che sarebbe bello tornare ad emozionarsi con poco!  Il problema è che non sono riuscito ad invecchiare dentro e a 47 anni ciò che mi circonda è così scontato, regolare, non mi da emozioni. Come Tornare ad essere felici? C’è una ricetta? Un rimedio?

Grazie della mia riflessione che forse vi ha fatto pensare o forse mi ritrerrete un immaturo. ma non importa, l’importante per ognuno di noi è trovare il modo di essere felice!

da: Daniele

10 Commenti

  1. Fabrizio caro…per essere felice fai quello che ti piace.
    Io capisco che l’andropausa te la senti sul collo però mi sembra la solita solfa da vitellone la tua riflessione.

    Sei nel classico stato larvale (pericolosissimo) che se passa la prima figa di turno giovane, che si dimostra disponibile, trasmuti in farfalla e prendi il volo facendo saltare una famiglia intera 🙂

    Torna a giocare a calcio, oppure fatti l’abbonamento alla squadra del cuore, datti alla pesca, alla musica, all’orto, ai viaggi, al metal, gioca con tuo figlio…Appassionati a qualcosa che ti riempia di gioia.

    Il mio lui ha 46 anni e uno dei suoi hobby è suonare la batteria…gli ho regalato un corso di un anno in una scuola con tanto di batteria elettronica che ha messo in soggiorno e si è preso un diploma di primo livello. Poi un altro hobby sono i videogiochi: son la prima a non dire niente se si fa la sua serata in soggiorno con gli amici e fiumi di birra. Fa niente che poi mi lascia un letamaio, pulisco e via. Mi basta saperlo felice.

    Dovresti parlarne con tua moglie.

  2. Guarda Fabrizio che io rispetto il tuo punto di vista. E non tutti hanno la crisi di mezza età. Se tu non ce l’hai sono contenta per te. Io penso che comunque molte persone oggi giorno ce l’hanno, ma evidentemente il tuo era un altro discorso. E se non è riferito al mio secondo intervento, forse non ho capito di che parli, perché si è vero che la spensieratezza e il peso di alcune responsabilità quando si era più giovani non c’erano, ma comunque io non ricordo che fossi senza problemi lo stesso. Avevo allora responsabilità e tematiche adeguate all’età. Oggi come oggi è chiaro che guardando indietro ci sembra che allora non avevamo niente da pensare che a divertirci. Ma come ho detto forse dovremmo tornare giovani ma con il cervello e l’esperienza di adesso, per goderci quell’età. Poiché non è possibile, posso solo dire che mi accontento di quel che ho adesso. Io non ho problemi di età, la vita che avevo indietro mi è piaciuta e quella di adesso è un capitolo che devo ancora scoprire e mi va bene così.
    Ma come detto prima forse tu parlavi di altre cose, e io forse non ho capito il tuo pensiero.

  3. Non capisco da dove nasce tanta saggezza. Parlate con frasi fatte, siete sicuri che si tratti di qualcos’altro. ma vi siete mai chiesti se le vostre analisi partono da ciò che siete, vivete e pensate di essere? E che li fuori c’è un mondo che la pensa differentemente da voi?
    Non è una critica ma credo che non avete colto il mio pensiero ne tanto meno quello di Daniele.

    Ad ogni modo grazie del vostro punto di vista!

  4. Felicità? Mi basterebbe essere sereno. a sessant’anni suonati!
    È la vecchiaia che avanza, bellezza.

    • Bè io l’avevo detto subito che era la vecchiaia, ma è Fabrizio che dice di no. Se lui la vede così può darsi che davvero pensi che sia la situazione italiana, che non ci fa essere più spensierati. Io dal canto mio penso che prima di tutto sia l’industria che gira sotto “il rimaner per sempre giovane” che frutta un sacco di soldi (botulino, massaggi, palestra, creme di ogni tipo spesso molto costose, laser per la depilazione, pasticche per far ricrescere i capelli, chirurgia estetica, estetista, pasticche per dimagrire, tinture per capelli, ecc), che ci inculca che dobbiamo sempre rimanere giovani e che ci fa sentire ancora peggio di quel che di solito uno si sente a una certa età. Poi è chiaro che lo stress, la crisi italiana sommano a disagio altro disagio.
      Quindi se non siamo più felici, se non siamo più contenti e sereni forse il motivo è da ricercarsi nella somma di vari fattori.

  5. Ciao Fabrizio, evidentemente ho interpretato male il tuo intervento. Comunque se mi chiedi se ho motivo di essere felice, bè ne avrei moltissimi per non esserlo, ma nella vita ci vuole filosofia quindi cerco di trovare felicità nelle piccole cose perché se mi metto a pensare ai guai miei…
    Per quel che riguarda la nostra nazione e gli italiani, penso abbia ragione tu. Il guaio è che non abbiamo più motivo di sorridere perché la situazione è veramente grave. E credo che la crisi si senta parecchio nonostante l’italiano tipico fosse di natura solare e compagnona. Ma ci stanno togliendo anche quella poca serenità che ci faceva continuare ad essere così. Se vado in giro per strada vedo solo musi lunghi e gente scontenta, mentre per esempio questa estate mi è capitato di andare a Vienna e devo dire che le persone non erano così perennemente incavolate.
    Sarà che da loro c’è meno traffico, tantissimi mezzi con il cui arrivo alla fermata puoi rimettere l’orologio, i costi dei beni necessari non così eccessivi, da rendere la vita meno difficoltosa. Idem in altre città europee, dove gli stipendi sono più alti dei nostri e il costo della vita meno caro. Insomma è vero non possiamo essere spensierati se siamo stressati dal traffico, da un lavoro poco remunerato sempre se si trova, dall’istruzione per i nostri figli sempre più decadente, dal costo della vita e dalle tasse sempre più esose, dalla sanità che non funziona, ecc.
    Quindi ti do ragione, non ci permettono di essere più spensierati e di prendere la vita più alla leggera.
    Ciò non toglie che se ci mettiamo a pensarci troppo alla fine ci avveleniamo il fegato e ci roviniamo la vita che è una sola. A meno che si faccia una sorta di bella rivoluzione francese e si erga una bella ghigliottina davanti al Parlamento, si prendano i nostri politici (tutti indistintamente) e si cominci a tagliare loro la testa o le mani (visto che sono tutti ladri). 🙂

  6. Ciao Daniela e grazie del tuo pensiero ma vedi, c’è una enorme differenza tra quello che tu dici e quello che io penso.
    Non si tratta di essere dei quasi 50enni che vogliono restare giovani e che per farlo un giorno si metteranno con una ragazzina. Amo mia moglie e la famiglia che ho creato. Quello che intendo è più una sensazione amara che tutto sia estremamente serio, che i ritagli per sentirsi più leggeri sono sempre meno e forse, viaggiando molto, avverto questa sensazione soprattutto qui in Italia.
    Sarà la crisi, ma le persone hanno dimenticato che rilassarsi mentalmente, divertirsi, fa parte della vita.
    Io spero che la tua sfera sociale sia piena di persone positive e che tu ti diverta con loro, se fosse così non ho la tua fortuna, anzi, posso dirti che spero che questo sia solo un mio malessere e che la maggior parte delle persone possa sentirsi felice con quello che ha.
    E’ chiaro che bisogna trovare la felicità dentro e bisogna accontentarsi di quello che si ha ma questo è uno stereotipo.
    L’ambiente che ci circonda ci condiziona, se vive in un luogo attivo e positivo, ne sarai condizionato positivamente.

  7. Ogni età ha i suoi pregi e i suoi difetti. Se voi adesso foste single senza figli, senza famiglia e senza lavoro, stareste lo stesso a scrivere qua che non vi sentite felici perché vi manca una donna e non avete un lavoro, una casa. Credo che abbiate troppo, che non vi manca niente e questa è la noia. Vedete solo doveri e non sapete apprezzare quel che avete, una donna che vi ama (che non è una cosa da poco oggi come oggi) magari un figlio sano (il cui sorriso dovrebbe illuminare la vostra vita ogni volta che tornate a casa), una bella casa (ok c’è pure il mutuo ma forse i soldi per pagarlo ci sono e avete magari anche un mega televisore per godervi la partita o un bel film). Insomma è vero ci sono delle responsabilità, ma potete ancora divertirvi, magari fare ogni tanto un viaggetto, uscire per una partita di calcio, oppure andare in palestra, una pizza con gli amici. La verità è che credo abbiate paura di invecchiare e tentate disperatamente di ritrovare la spensieratezza di quando si era giovanissimi. Vi dirò che guardare indietro non serve, bisogna vivere il presente e godercelo per quel che abbiamo. In fondo siete persone fortunate, non mi pare di aver sentito che soffrite di patemi d’amore, di figli non visti per la ex moglie che vi tortura e ricatta, di una casa di cui pagate il mutuo ma in cui non vivete più. Di questo passo farete quel che fanno tutti gli uomini sulla soglia della cinquantina: cercarsi una 25 enne per tornare giovane. E così vi rovinerete la vita. Perché la giovane dopo pochi mesi vi lascerà, voi non sarete tornati giovani, ma forse andrete a vivere in una camera e cucina perché vostra moglie vi ha scoperto.
    Ok io vado di fantasia parecchio, ma voi rappresentate la classica crisi dei 50 anni. Ma se invece pensate a godervi la vita? A essere felici di quel che avete? Dovete imparare che ogni età ha la sua giusta dose di felicità e soddisfazioni. Perché il problema siete voi che adesso non volete vederla e vorreste qualcosa che non può tornare. Tra l’altro voi vorreste ritornare giovani ma con la consapevolezza di adesso. Davvero credete che allora eravate felici? E tutti gli anni di studio, i patemi con le ragazzette, il non sapere di trovare lavoro? Il non andare d’accordo con i genitori? Vorreste ripassare tutto questo? Sono sicura che quando avevate 20 anni non sapevate di essere felici. Perché allora avevate i problemi di chi ha 20 anni. E oggi avete quelli dei quasi 50. Credo che la felicità tocca trovarla dentro di sé ed essere felici per quel che si ha. Ed è nelle piccole cose. Basta cercare. Perché la si trova anche a 80 anni se si vuole trovarla.

  8. Ciao Daniele, il tuo post riflette il mio pensiero. Ho 48 anni, sposato, mutuo, figlia e tanta voglia di tornare a sentirmi felice. Sai l’aspetto ludico della vita sembra che da adulti debba sparire necessariamente, che le responsabilità vengono prima di tutto ed i momenti rilassanti sono qualche uscita con gli amici. Sai, meno male che gioco a calciotto, è l’unico momento che torno a sentirmi bene davvero, a divertirmi ed incazzarmi, ma cavolo, un po’ di sano divertimento manderebbe via tantissime malattie.
    Le uscite di coppia con amici sposati? Un modo per rivivere il passato (lo odio, mi fa sentire vecchio), quasi a dire …noi abbiamo dato, adesso tocca a loro.
    Poi per lavoro vado spesso in Spagna e soggiorno li anche per 5 giorni. Tutto cambia! Escono spesso tra coppie, ma anche tra mariti e mogli singolarmente, cene che non finiscono mai, si ride, scherza, sembra quasi che questa tristezza sia una caratteristica Italiana.
    Non so, queste sono le mie impressioni, volevo solo dirti che mi trovo d’accordo con te e voglio tornare ad essere davvero felice!

  9. caro Daniele, io ho 10 anni in meno di te, anche io molto spesso quando mi ritrovo con i vecchi amici di sempre di una vita intera, ripensiamo a queste cose che ci trovavamo a fare quando eravamo giovani e spensierati.
    Questa è proprio la parola giusta, la spensieratezza. Quando hai 16 o 17 o 18 anni non pensi a nulla. Se non a divertirti, fare qualche cavolata o come fare per uscire con quella ragazza che tanto ti piace. In quel periodo non esisteva neanche il cellulare o se esisteva era un privilegio ancora per poche persone. Allora sì che veramente facevi quel cavolo che ti pareva e nessuno neanche sapeva dove potevi essere.
    Detto questo, anche io come te vorrei poter tornare felice come un tempo, ho una casa, un bel mutuo, un lavoro bene avviato, una moglie che dice di amarmi ma che invece forse mi tradisce non so, per fortuna o per sfortuna non ho figli.
    Daniele, io ti capisco e ti sono vicino per davvero. Ma se hai notato però questo non è secondo me il forum adatto per raccontare la tua esperienza, a meno che, la tua infelicità non sia dettata anche da delusioni e problemi d’amore….
    un saluto ed in bocca al lupo per tutto davvero

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