Una storia incredibile

Salve, sono un ragazzo di 28 anni.
Avevo iniziato una sorta di relazione con una ragazza di un’altra città, conosciuta in quanto membro di un viaggio organizzato con altre due ragazze, tutti sconosciuti fra noi.
Ragazza instabile, piena di paure e ansie, che fin da subito si è dimostrata molto altalenante nei miei confronti. Provava qualcosa di forte, ma aveva paura a soffrire ancora, ad aprirsi. Si allontanava ogni qualvolta io mi spingevo un po’ più in la con parole dolci e profonde. Ci siamo sentiti molto nei mesi precedenti al viaggio, vedendoci anche in un’occasione. Poi, durante il viaggio, le sue frasi del tipo “non voglio essere solo un’avventura per te perchè per me questa cosa non la è”, “che succede se mi stessi innamorando di te?”, “ho paura di coinvolgermi troppo”, “avrei voluto conoscerti prima” ecc. ecc.. Tornati da questo viaggio, lei scopre di essere incinta. Decide di abortire dopo qualche settimana di indecisione, dove io l’ho sempre supportata, le sono sempre stato vicino e le ho detto che avrei anche tenuto il bimbo, per l’amore che ormai mi legava a lei. Lei però va avanti per la sua strada. Nonostante in vacanza avessimo addirittura parlato di bambini e lei mi avesse detto che ne avrebbe voluti 3. Ma non ora.

Vede troppi interrogativi, troppe zone grigie, dice che non è giusto per me, per lei, perchè non vuole affrontarla così questa cosa. Dal giorno in cui ha scoperto di essere incinta al giorno dell’aborto è passato un mese esatto. Un mese infernale, in cui un giorno mi trattava con disprezzo, quello dopo si scusava, poi ricominciava con la freddezza e il distacco, finché una settimana prima dell’intervento, dopo essere arrivata a dire che provava repulsione sia fisica che mentale per me, mi invita nella sua città per cena, passiamo una serata bellissima e quando devo riaccompagnarla alla macchina mi chiede se possiamo stare soli nella mia vettura. Siamo stati stretti in un abbraccio infinito di circa un’ora, senza mai staccarsi, e in baci così intensi e profondi che avevo la pelle d’oca. Lei mi ripeteva “ti odio” e “non ti sopporto”, quasi a farmi capire che mi odiava per il semplice fatto di farle provare di nuovo certe cose.

Poi, a due giorni dall’intervento, dice che non ne vuole più sapere di me e di non presentarmi in ospedale. Io vado. Mi spiace, ma è una cosa che riguarda entrambi, e poi non voglio certo lasciarla sola, non l’ho mai fatto. Arrivo la e le infermiere mi bloccano, mi chiedono se ho il suo consenso. Ovviamente quando vanno a riferirle che io sono li, lei da ordine di non farmi entrare. Passa una settimana, nella quale non ci sentiamo, e io esasperato mi faccio trovare nella via di casa sua per cercare di parlarle. Mi evita e per messaggio mi dice di dimenticare dove abita, che mi parlerà quando se la sentirà e che al momento non merito nessun altro tipo di comportamento da parte sua. Sono passate, ad oggi, altre tre settimane., non l’ho più sentita. Le ho scritto un paio di messaggi, a intervalli di dieci giorni circa, chiedendole come sta e cercando di supportarla ma si limita a leggere e non risponde. Io la amo, molto. E mi chiedo se può secondo voi una persona così, sentire la mia mancanza e tornare da me. Pensavo che avendomi voluto così vicino a una settimana da un aborto, fosse la prova definitiva che mi volesse con lei. Tra l’altro una mia amica le ha scritto, e lei dopo averle risposto un paio di volte l’ha bloccata. Però non blocca me. Nonostante non voglia più saperne a quanto mi ha detto. Devo solo darle tempo per elaborare questo tremendo lutto? (che, per inciso, ha fatto star malissimo anche me facendomi perdere chili e sorriso).
Grazie in anticipo per ogni consiglio

da: Black Eagle

10 Commenti

  1. Ok black, penso che tu abbia centrato il problema. Qualsiasi cosa lei abbia, al momento prescinde dalla tua volontà. Dalle tempo, cerca di distrarti e di conoscere nuova gente. Guarda avanti, lei il tuo numero ce l’ha, per qualsiasi cosa penso che se volesse ti potrà cercare. Ma tu nel frattempo vai avanti. Con affetto, S.

    • Grazie dei consigli Sonia, dentro di me la speranza non morirà mai per tutto ciò che abbiamo passato, speriamo non basti questa cosa(seppur pesantissima e dolorosissima) a far finire un qualcosa di così bello(e complicato) che stava nascendo. Spero torni da me.
      Un saluto

  2. Lo so Black, ho capito che dal tuo punto di vista provavi ancora molto per lei. Capisco che pensi di esserne innamorato, che ti manca… Lo capisco.
    Però cerca di rispettare anche il suo punto di vista: al momento penso che lei voglia dimenticare tutta questa vicenda che deve essere stata molto traumatica. Il suo comportamento il giorno dell’intervento è stato molto esplicito, ti ha detto di non andare e, quando tu sei andato, non ti ha fatto entrare.
    Al momento non vuole avere a che fare con te, al momento ha bisogno di girare pagina, forse perchè è ancora sotto shock e forse perchè ha voglia di girare pagina e di rifarsi una vita. Può anche essere che dopo cambi idea, ma tu non puoi fare nulla per fargliela cambiare. Devi solo aspettare, e, nel frattempo, rifarti una vita per girare pagina, a prescindere dal fatto se lei si rifarà viva o no

    • Purtroppo il fatto che lei mi abbia voluto con sè quella sera a una settimana dall’intervento, che abbia voluto stare rinchiusa in un abbraccio di 40 minuti scambiandoci baci cosi lenti e intensi, mi aveva davvero illuso che fosse l’apertura definitiva.
      Posso solo sperare che prima o poi passi lo shock di questa cosa, anche perchè io vorrei poterla aiutare con ogni mezzo.
      Ma se davvero dovrà andare male, ci metterò del tempo a superare il tutto. Proprio perchè sarebbe una fine dovuta a un evento indipendente dalla nostra volontà e non per rifiuto di base o mancanza di coesione

  3. Difficile capire cosa passi nella mente di una persona che deve affrontare una scelta così terribile. Cerca di ragionare solo su quello che c’è stato tra voi “prima” che lei sapesse di essere incinta, perchè sono sicura che, da quel giorno in poi, la sua testa sarà stata sconvolta da un problema ben più grande che le ha impedito di pensare a te. Mi colpiscono però le frasi che mi dici sul giorno dell’aborto: ecco, io penso che avrei voluto il mio compagno accanto a me quel giorno, o per lo meno la sua presenza… Questa reazione così fredda e ostile da parte sua mi fa pensare che non provi molto per te, o che forse, inconsciamente, ti da la colpa della terribile esperienza che ha vissuto. Io le darei tempo, ma molto molto molto tempo…

    • Si il problema è quello, lei mi da la colpa di quanto è accaduto, e se leggi la risposta che ho dato a Matt qui sopra capirai il perché. Ha provato qualcosa di forte, l’ho avvertito sulla mia pelle. Ma dal giorno dell’aborto in poi non mi ha dato nessuna possibilità di contatto. Non so se continuare a mandarle un messaggio ogni settimana per farle capire che non sparisco e che ci sono sempre, o se smettere del tutto e sperare sia lei a farsi sentire prima o poi. Certo è che in questa situazione io sto da schifo

      • Ecco… lei è fuori di cervello e anche tu lo sei discretamente.
        E io capisco tutti e due.
        Temo che il suo dolore sia stato molto grande, un aborto è una prova dura, un aborto poi con un partner tutto sommato “occasionale”, forse è ancora più dura. Chiudi black, chiudi perchè non ha senso continuare a cercarla. Pensa alla tua vita, non alla sua… E poi se un domani vorrà darti chiarimenti, magari, ti cercherà lei. Io al posto suo però vorrei solo dimenticare tutto, quindi tu secondo me faresti meglio a lasciarla stare… Non è uno scherzo quello che è successo, andate avanti separati e non la cercare più

      • Eh non è per nulla facile. Suonerà strano ma io nonostante sia stata una frequentazione breve mi sono totalmente innamorato. Ed è la seconda volta nella vita che mi capita. Lei, che per inciso ha 29 anni, ha avuto storie tormentate in passato, dell’ultima poi ne parlava molto male, nonostante risalisse a un anno e mezzo fa. Ma mi ha colpito come non volesse che con me fosse solo un’avventura, mi ha colpito come mi avesse fatto sentire importante e speciale nel farla tornare a provare certe cose. Faccio fatica a chiuderla. Non ho mai trovato una sintonia del genere con una donna. Su tutto

  4. Difficile situazione! Questa ragazza era problematica di suo e sicuramente questo aborto l’ha sconvolta ancora di più ed è difficile sapere cosa le passi per la testa. La cosa più giusta da fare è stargli vicino ma tu ci hai provato e lei non vuole. Allora non ti resta che aspettare perché sono sicuro che tornerà a cercarti quando si sentirà un po’ meglio.
    Forse voleva da te la sicurezza che gli manca, voleva che tu la rassicurassi quando era incinta così tanto da non voler abortire. Avrà avvertito delle tue incertezze (giustificate anche dal fatto che vi conoscete poco) e non avendo il coraggio di portare avanti da sola questa decisione allora ha scelto la cosa peggiore e per questo ti odia. Ma credo che più che odiare te odi se stessa per non avere avuto la forza di decidere da sola.
    Credo che vi insegnerà molto quello che avete vissuto e che se un giorno tornerete insieme sarete entrambi molto più maturi

    • Si io ho provato a starle vicino in ogni modo, subendo ogni sorta di stato d’animo e parecchi attacchi. In realtà lei ce l’ha con me perché mi ha sempre chiesto di farlo con le precauzioni mentre, ahimè, a volte mi sono lasciato trasportare e abbiamo continuato senza. Però le cose si fanno in due, lei poteva comunque fermarmi…in ogni caso non penso cercasse più sicurezza da me sul tenerlo, perché quando ha preso la decisione è stata piuttosto irremovibile. Mentre era ancora indecisa mi diceva che non voleva andare a vivere con me perché sarebbe stato un forzare un percorso ben preciso, ma che non voleva tagliarmi fuori e aveva bisogno che io entrassi nella sua vita a piccoli passi. Il fatto che visualizzi i miei messaggi e non risponda è una tortura. Non so se mi cercherà in futuro…

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