Dal cielo con una stella ad un marciapiede solo

Scrivo e racconto questa storia perché mi piace l’idea di sfogarmi un po, e non da meno, se dovessi ricevere dei commenti, opinioni o quant’altro li apprezzerei.
Dopo una relazione di oltre 6 anni e mezzo, con una ragazza, a seguito di una forte crisi ci si lascia, ed ognuno prende la propria strada.
Mal’umore, tristezze, pianti, messaggi e tutto il resto lo tralasciamo, perché non è di lei che vi parlo. Ma bensì di uno strano incontro avvenuto qualche mese dopo, un incontro che si chiama “Valentina”
A seguito della relazione di cui sopra, ovviamente particolarmente disorientato, diffidente e disilluso, impegnavo le mie serate tra cinema, libri, musica e qualche amico di vecchia data. Io ho 38 anni, perciò ghi amici, se pur presenti, sono beatamente tutti accasati e con prole, io l’ultimo ancora in giro a spegnare i lampioni dopo una serata… La vita mi ha dato questo.
Fin che un giorno, un’anonima domenica mattina, in un bar di un centro commerciale, incontro Lei, di una bellezza smisurata, ma che a prima vista, non mi colpì per niente. Ero troppo deluso dalla mia precedente relazione per accorgermi di Lei, di quella ragazza mora tagliata a caschetto che mi disse: “Ciao, piacere di conoscerti, io sono Valentina”.
Questo nostro primo incontro non fu un granchè.. Lei lavora, fa la barista, io bevo un aperitivo abbastanza normale, 2 parole tra barman e cliente, e poi via, ognuno per la sua strada, e io torno tra la mia musica ed i miei libri.
Dopo un paio di settimane, sempre una domenica mattina, se volete quasi per caso, ritorno a questo centro commerciale, giusto per fare un giro ed aspettare l’ora di pranzo. Uscendo noto che al bar c’è ancora lei che lavora, e allora perché no? altro aperitivo e due parole con la bella sconosciuta., dopo un’oretta di chiacchiere, dove capisco che la tipa è una persona bella dinamica (balla, esce, organizza feste e molto altro.) Me ne vado, ed ognuno va per la propria strada.
Un particolare da sottolineare. In questo secondo contatto vediamo che entrambi usiamo INSTAGRAM, e ci scambiamo i nick name ma niente numeri di telefono o contatti facebook (io non sono nemmeno iscritto a facebook).

Passano altre due settimane, ed arriva un anonimo lunedì di inizio maggio. Una giornata abbastanza noiosa.  Io sono in studio, fisso il monitor del PC con zero voglia di inventare. Avvolto in 1000 pensieri, ricordi ed immagini. Sono le 5 di pomeriggio e vorrei una persona sconosciuta davanti a me. Non avevo voglia di parlare con conoscenti, loro sanno già tutto ed io so di loro, quel giorno avevo voglia di una persona nuova, senza interessi, a cui sedermi davanti e chiedergli: Ciao, non ci conosciamo e probabilmente non ci vedremo mai più, ma adesso raccontami la tua vita e l’avrei ascoltata.

Erano le 17.00 di un anonimo pomeriggio, di un anonimo lunedì di un anonimo mese di maggio. Prendo il cellulare, vado sul “SUO” profilo Instagram e le scrivo: “ti va di bere un gin tonic con me?”non sapevo dov’era e cosa faceva, non sapevo se era sposata, fidanzata o libera, non sapevo se era al lavoro o su un’isola sperduta. Lei era la mia sconosciuta.

Lei rispose subito dicendo: “Ok, io sono in città, ma sto tornando verso il paese,  tu dove sei?”
Io ero in studio, il mio invito sinceramente non si aspettava una risposta e soprattutto una presenza così celere?il mio invito era in teoria da organizzare, ma presi la palla al balzo e stetti a gioco:
Io: sono in studio in città, tu?
Lei: Piazza della repubblica, dove ci troviamo?
io: scendo a prendere la macchina e ti raggiungo, 10 minuti.
Lei: ok, ti aspetto al semagoro con Via Garibaldi
Io: 33xxxxxxxx questo è il mio numero, se vuoi chiamami…
Mio telefono: dreeeeeeennnn… dreeeeeeeennnnn…. era lei.

Erano le 17, ci siamo lasciati alle 23.30., dopo 3 gin tonic, due passi in una città che vedevo bellissima, ed una perfetta sconosciuta che è stata una compagnia meravigliosa.
Come ci salutammo? Con un abbraccio, due baci standard sulle guance e..Ciao Vale, magari ci sentiamo per un altro gin tonic.

Passarono altre due settimane, senza avere contatti con lei, arrivò un anonimo venerdì sera, di metà maggio, io zero voglia di uscire, mezzo abbioccato sul letto ascoltando un album di Jimi Hendrix. No, io quel venerdì sera non volevo uscire, volevo stare con Hendrix tutta la notte. Ma una cara amica d’infanzia insisteva con una serie di messaggi:
Amica: dai che cazzo fai a casa, raggiungimi, sono con delle amiche te le presento
IO: Forse dopo, adesso non ho voglia
Amica: Sono le 11 di sera, dopo quando? io dopo vado a letto.
Io: va bene dai, dammi un’ora e ti raggiungo.

Locale alla moda, gente bellissima, vestita benissimo, donne che sembrano modelle, sorrisi, bottiglie, balli, musica. Ma io, ero la persona più assente del mondo. Mi trattenni con questa compagnia fino alle 2.30 di notte ma poi me ne andai, volevo stare solo, volevo stare con i miei pensieri, o forse: avrei voluto una “sconosciuta” con cui parlare.
Mandai un messaggio nel cuore della notte senza curarmi di ciù che lei stava facendo:
Io: … forse vado a casa.
Lei: io sono appena rientrata, non è stata una gran serata la mia, doccia veloce e mi infilo a letto.
Io: sola?
Lei: con i gatti
Io: vengo a cercarti.
Lei: smettila, sarai attornato da donne.
Io: scatto alcune foto dei sedili della mia macchina vuoti e gliele mando: Visto, siamo io e la mia macchina.
da li comincia un tam tam di messaggi infiniti, io cerco di capire dove abita, lei mi da delle indicazioni un po spannometriche ma alla fine, quando una persona vuole farsi trovare, la si trova sempre,dopo mezz’ora stavo sotto casa sua, con lei accanto, appoggiati alla fiancata della macchina, a chiacchierare come se ci conoscessimo da sempre e la cosa bella, è che a me sembravano passati 10 minuti, ma per la verità passarono 3 ore, ormai era quasi chiaro, e lei da li a poco attaccava a lavorare, e quindi la dovetti lasciare andare a letto, almeno un ora.
Come ci salutammo? con un bacio che credo ricorderò per tutta la vita.. Non sarà l’unico, ma sicuramente tra i più belli.

Non passarono 15 giorni sta volta, ma solo il sabato, comunque ricco di messaggi, e la domenica mattina, mi svegliai con un suo messaggio che diceva: “tu, stasera, vieni con me a bere l’aperitivo.” ed io ovviamente accettai.

Dopo l’aperitivo ovviamente i nostri incontri aumentarono, e furono sempre più belli, per circa due mesi.
Cosa abbiamo fatto in due mesi? tante cose normali ma anche: prenotato una piccola SPA solo per noi 2, stesso tatuaggio nello stesso posto, concerti a milano, colazioni passionali a letto, ed un fantastico w.e. in toscana, bellissimo, troppo bello per essere vero, ed infatti, come tutte le cose belle, arrivò puntuale la delusione.

Dopo il w.e. in toscana i nostri contatti cominciarono a farsi più rari, così come i nostri incontri, lei si diceva sempre impegnata, ad ogni mio invito lei rispondeva: mi dispiace, stasera non ci sono.. Mi dispiace, stasera ho un impegno mi dispiace, stasera sono stanca, ed io ovviamente, più la vedevo allontanarsi e più mi facevo presente, non pensando che il mio atteggiamento fossa scambiato per gelosia, e questa cosa portò a litigi, sempre più frequenti, sempre più forti, e che ci hanno allontanati, sempre di più, fino al giorno in cui lei mi prese e mi disse:
Io sono ancora follemente innamorata del mio ex marito, che non sento e non vedo da un anno e mezzo, con te è stata pura passione, se un folle e sei stato capace di farmi fare cose che nemmeno io avrei mai pensato. Mi piaci un sacco, sei meraviglioso, ma io non riesco a stare con te, ti vedo solo come un amico, un amico con cui sono finita a letto, ma non è scattata niente di più che una bellissima amicizia. Se ti va, possiamo continuare a vederci, ma solo come amici, altrimenti, se non ti va bene, è meglio se non ci vediamo più… il mondo mi ricrolla addosso, per l’ennesima volta.

Ho omesso un particolare molto rilevante: In questi 2 mesi mi ha presentato sua figlia, di 16 anni, e la ragazzina, se pur mi ha vissuto per poco, si è legata a me in una maniera impensabile. Giusto ieri sera mi ha chiamato e mi ha tenuto al telefono 53 minuti mentre io e sua mamma è ormai 15 giorni che non ci vediamo più e ci sentiamo solo con messaggi sporadici, asettici, e per nulla coinvolgenti.

Ho deciso di lasciarla stare e non insistere, ma le mie notti sono insonni a forza di pensare a lei, ed i ricordi, di due mesi passati insieme, mi scorrono davanti come un film.
Mi manca come l’aria, vorrei tanto bere un gin tonic con una sconosciuta.

da: Angel&Davil

9 Commenti

  1. Mai una gioia, mi rivedo in te e mi dispiace ma prima o poi girerà dritta non mollare!

  2. Dopo anni sono arrivata alla conclusione che ci si innamora molto dell’idea di quella persona che ci attrae. Cioè ci piace qualcosa di una/uno (bellezza, modo di porsi, occhi, voce ecc.) e poi ci immaginiamo che la loro parte estetica corrisponda anche alla persona ideale (la personalità, il carattere, ecc) che vorremmo. Con il tempo conoscendo la persona ci accorgiamo se corrisponde abbastanza alle nostre aspirazioni o no. Due mesi sono pochini per dire di essersi innamorati di quel che la donna sembrava essere. Quindi forse l’hai sicuramente idealizzata. Se infatti lei fosse stata diversa, sarebbe stata sincera fin da subito, non ti avrebbe detto cavolate e non ti avrebbe fatto credere di aver trovato una donna per una storia seria. Questo in qualche modo dovrebbe convincerti del fatto che lei non era la persona di cui eri preso. Cioè ne era l’estetica, il modo di muoversi, di essere forse dolce e tenera, ma poi dentro era un’altra persona che se magari non ti avesse attratto per la sua bellezza non avresti mai preso in considerazione. Perciò non eri innamorato di lei, ma di una idea di lei. Ovvio sono stata molto logica, ma la verità è questa e questo dovrebbe farti riflettere e pensare che hai preso un abbaglio e dimenticarla prima. Poi è chiaro che la logica è una cosa e i sentimenti un’altra. Ma si può cominciare in questo caso ad usare più la mente che il cuore. Non so se mi sono spiegata o nè se sia stata utile, ma volevo tirarti in qualche modo su e aiutarti. Ti auguro di trovare presto una persona che ti faccia ritrovare di nuovo il sorriso.

    • Ti ringrazio per il tuo commento. Sai, dopo averla cercata per un po, ed aver ottenuto in cambio solo tanti: “non mi va” e ” siamo solo amici”, ho deciso di tagliare definitivamente i contatti con lei, o meglio, IO non prenderò più l’iniziativa, se lei mi chiamerà o scriverà risponderò con tutta calma ed educazione cercando di non illudermi…
      Ad un certo punto, cercare continuamente una persona, diventa anche patetico, un pochino di orgoglio credo faccia anche bene
      Comunque grazie per il tuo commento.

  3. caro amico,
    purtroppo eri ancora fresco dell’altra storia, non hai avuto il tempo di metabolizzare la cosa, di conseguenza eri ancora troppo “fragile” e ti sei lasciato andare troppo presto.
    Eri desideroso di affetto, di amore, e quest’altra donna in poco tempo è riuscita a darti tutto questo…..anche lei come te ha fatto tutto troppo in fretta e si è accorta solo dopo di essere presa ancora dal suo ex marito…..
    Lascia passare un po’ di tempo, forse sarà lei a ricercarti….in questo caso però, assicurati che abbia effettivamente chiuso con il suo passato….
    un abbraccio

    • Ciao Davide, si concordo, effettivamente Valentina mi ha molto aiutato per la mia precedente delusione, è stata proprio una cura perfetta.
      Magari poi mi sono un assuefatto alla cura, anzi ne sono proprio diventato dipendente.

      Effettivamente abbiamo bruciato non poco le tappe, dopo 15 giorni che ci conoscevamo io ho fatto un disegno, e ce lo siamo tatuati entrambi

      La SPA, il week end, tante notti in bianco, si le tappe sono state bruciate, è vero, ma mi sono divertito un sacco con lei, eravamo due adolescenti sempre al limite delle denuncie, credimi

      Grazie per il tuo commento, un abbraccio

  4. … Ma che poi tutti sti gin tonic e le ore piccole con le sconosciute alla tua età mica fanno bene!

    Amico deponi le armi, hai 38 anni, meno 2 agli anta e ancora ti perdi dietro a ste stronzate?

    Ma dai…ti sei scopato per due mesi Valentina, la barista del centro commerciale e lei, una Signora, si è divertita con te per un paio di mesi e dopo aver notato la tua vita da Peter Pan e annaffiata dall’alcol ti ha dato il benservito, sei stato fortunato ad aver incontrato una persona onesta.
    Solitamente per bar non si fanno grandi incontri…

    Inizia a cambiare stile di vita e cambieranno anche le donne con cui ti rapportarsi.

    PS: è lascia stare la figlia 16 di Valentina…se anche ti scrive tu non cagarla più! Ci son cose che vanno evitate a priori.

    • Mau. Sei sincero e schietto, ho letto il tuo commento divertito, ti ringrazio. Effettivamente ho pensato anche a questo, a vederla come una gran bella scopata, ma spesso faccio fatica a dividere i sentimenti dall’uccello, a volte ci riesco benissimo, a volte mi è un po’ più difficile. Comunque grazie.

      P.S. la mia vita da Peter Pam, come la definisci tu, è dettata dal fatto che purtroppo o per fortuna, faccio un lavoro molto legato all’ambito artistico, che mi impegna si le giornate, ma soprattutto le serate. Che ci vuoi fare, ho iniziato per scherzo, è diventata una passione, e ora mi da da mangiare.

      Il gin tonic, lo bevo come aperitivo, se fatto bene ti assicuro che è tutt’altro che da alcolizzato, forse meno alcolico di uno spriz.

      Grazie a tutti per la risposta… Spero comunque di avere altre opinioni… Grazie a tutti

      • Anche io lavoro nell’ambito artistico, è una piaga che affligge tutti il star male per amore ma gli artistoidi hanno una sorta di attitudine per farsi del male.
        Comunque ti passerà, basta che ti concentri di più sul tuo lavoro.

        Quanto al gin tonic io invece amo la sua versione soft ovvero l’acqua tonica (che adoro) essendo astemia 🙂 convertiti anche tu e passa al lato soft del chinino, ne ne trarrai giovamento.

      • Scusami, non pensavo che fossi una donna, credevo un uomo, infatti parlavo al maschile. Sorry

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